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Guida il furgone dei farmaci e prende 26 multe per eccesso di velocità: rischia di dover pagare 4mila euro

La polizia provinciale di Mantova ha notificato all’autista di un furgone del trasporto farmaci 26 multe per eccesso di velocità. In tutto dovrebbe pagare 4mila euro, ma ora ha presentato ricorso al giudice di pace.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

L'autista di un furgone adibito al trasporto di medicinali in due mesi ha accumulato 26 violazioni del codice della strada durante il turno di lavoro. L'uomo, infatti, sarebbe passato diverse volte tra ottobre e novembre del 2023 davanti allo stesso autovelox piazzato a Borgocarbonara (in provincia di Mantova) senza rispettare il limite di 50 chilometri orari previsto per quel tratto di strada. In tutto, dunque, l'autista dovrebbe versare quasi 4mila euro. L'unico modo per evitare di pagare le multe è che il giudice di pace accolga il suo ricorso.

Le 26 multe prese a Borgocarbonara

Le 26 multe arrivate sul luogo di lavoro dell'autista risalgono tutte nel periodo compreso tra ottobre e novembre dell'anno scorso. Ognuna di queste riporta un orario inserito nella fascia oraria tra le 4 e le 6 del mattino, quando il dipendente è solito uscire con il furgone per andare a consegnare i medicinali. L'autovelox, infine, è sempre lo stesso: quello di Borgocarbonara, lungo il fiume Po, lungo la strada con direzione Sermide dove il limite è fissato a 50 chilometri orari.

Come riportato da La Gazzetta di Mantova, la maggior parte delle multe, ben 18, affermano che l'autista ha percorso quel tratto superando di oltre 10 chilometri orari il limite. Le altre otto, invece, sono violazioni meno gravi. Per le prime, la sanzione prevista è di circa 173 euro ciascuna, mentre per le seconde di 42 euro (più le spese di notifica). Si parla di 26 eccessi di velocità che costano quasi 4mila euro.

La difesa dell'autista e il ricorso al giudice di pace

L'autista ha provato a difendersi cercando di far valere le proprie ragioni alla polizia provinciale che ha emesso i verbali. Il dipendente ha sostenuto che i cartelli che indicano i limiti di velocità in quella strada non si vedono di notte, cosa che, secondo gli agenti, non sarebbe vera. Per i poliziotti, poi, non sussisterebbe nemmeno la scusante dell'adempimento del dovere e dello stato di necessità.

Per questo motivo, la polizia provinciale ha deciso di resistere in giudizio avvalendosi degli avvocati della Provincia. L'ultima parola sulla vicenda sarà quella del giudice di pace,  che dovrà prendere in esame il ricorso presentato dall'autista e decidere se farli pagare o meno i 4mila euro di multe.

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