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Guerra in Ucraina, polemiche sui legionari arruolati a Milano. Il consolato smentisce

Polemiche per un post (poi rimosso) sulla pagina Facebook del Consolato generale d’Ucraina a Milano per arruolarsi volontariamente nell’esercito ucraino: “Presenteremo un esposto alla Procura di Milano”, spiega Maurizio Acerbo segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea. La notizia è stata smentita a Fanpage.it, dal console Andrii Kartysh: “Non è una cosa che facciamo”.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Al Consolato dell'Ucraina a Milano si arruolano volontari per la guerra. Lo apprendiamo dalla pagina Facebook del consolato che fornisce mail e numeri di telefono": a scriverlo in una nota stampa è Maurizio Acerbo, segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea, il quale ha spiegato che nelle prossime ore sarà presentato un esposto alla Procura di Milano e un'interrogazione parlamentare per far luce sulla vicenda. Attualmente il post non è più presente sulla pagina Facebook. Contattato da Fanpage.it, il console ucraino a Milano Andrii Kartysh ha affermato: "No, assolutamente no. Non si arruolano legionari. Non è una cosa che facciamo".

Cosa dice la legge

Acerbo, nella nota stampa, ricorda che l'articolo 244 del Codice Penale prevede che chiunque, senza l'approvazione del Governo, arruola o compie altri atti ostili contro uno Stato estero esponendo così l'Italia al pericolo di una guerra "è punito con la reclusione da sei a diciotto anni, se la guerra avviene è punito con l'ergastolo". Non solo: "Qualora gli atti ostili siano tali da turbare soltanto le relazioni con un Governo estero, ovvero da esporre lo Stato italiano o i suoi cittadini, ovunque residenti, al pericolo di rappresaglie o di ritorsioni, la pena è della reclusione da tre a dodici anni. Se segue la rottura delle relazioni diplomatiche, o se avvengono le rappresaglie o le ritorsioni, la pena è della reclusione da cinque a quindici anni".

Il 24enne di Como pronto ad arruolarsi

Sembrerebbe però che alcuni volontari italiani stiano cercando di mettersi in contatto con il Consolato a Milano. Come riportato dal quotidiano "La Provincia di Como", un ragazzo di 24 anni – originario di Como e che ha chiesto di rimanere anonimo – si sarebbe presentato in via Ludovico Breme chiedendo di poter combattere con l'esercito ucraino. Il 24enne ha raccontato al giornale di aver incontrato il console "per un breve colloquio, in presenza di un interprete". Avrebbe presentato la domanda con tutti i documenti necessari. Il ragazzo ha poi specificato di non aver ricevuto alcuna indicazione circa la possibilità di poter partire: "Quando ho visto la Russia invadere l’Ucraina mi sono convinto che dovevo fare qualcosa di concreto per difendere la libertà e i diritti civili".

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