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“Guadagnavo 10mila euro al mese, ora vivo di aiuti”: la denuncia di Anna

A causa della pandemia, Anna ha perso il lavoro e ora chiede aiuto per trovarne uno che sia stabile. La 51enne era titolare di un’azienda di comunicazione e guadagnava fino a 10mila euro al mese.
A cura di Enrico Spaccini
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Anna ha 51 anni, è laureata in filosofia e nel giro di pochi anni è passata dal "guadagnare anche 10mila euro al mese", ai "solo 600". Come più di 5mila persone, anche lei si è rivolta al progetto di Emergency ‘Nessuno escluso' che intende raggiungere anche le zone più in difficoltà di Milano. La sua è la storia di chi prima della pandemia da Covid-19 poteva permettersi di pagare anche "1.500 euro di locazione al mese", ma che dopo l'emergenza sanitaria ha dovuto trasferirsi in una casa popolare. "Non avrei mai pensato di trovarmi in una situazione del genere", ha affermato la 51enne.

Il trasferimento in una casa popolare

In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, Anna (nome di fantasia) ha raccontato la sua storia. "Sono titolare di un'agenzia che si occupa di comunicazione, ufficio stampa nel settore medico", ha spiegato, "dieci anni fa potevo arrivare a guadagnare anche 10mila euro al mese". Aveva anche quattro dipendenti poi, però, con la pandemia ha perso quasi tutti i clienti che, una volta finita l'emergenza, non sono più tornati.

Perso il lavoro, si è trasferita a vivere dalla madre in una casa popolare, lasciando un appartamento per il quale pagava 1.500 euro d'affitto al mese. La differenza, Anna, l'ha sentita tutta: "Ci sono tante persone perbene, ma anche tanti abusivi", ha affermato, "sporcizia, scippi e degrado sono all'ordine del giorno".

La richiesta di aiuto

Nel frattempo, la madre è deceduta a causa del Covid. Così Anna ha deciso di chiedere aiuto. Al termine dell'emergenza sanitaria, la povertà nel capoluogo lombardo è cresciuta e oggi sette persone su dieci che chiedono aiuto sono donne, sia italiane che straniere. La maggior parte chiede il pacco alimentare, ma c'è anche chi cerca una casa, chi vuole regolarizzare i propri documenti e non sa come fare, o chi non riesce a trovare un lavoro stabile.

Con i soldi che è riuscita a mettere da parte, Anna riesce a pagare la spesa, "così come affitto e bollette". Quello che chiede, però, è "chiedendo una mano per riuscire a trovare un lavoro".

La ricerca di un lavoro stabile

La maggior parte fa richiesta per il pacco alimentare, ma c'è anche ci cerca un supporto per avere una casa, per regolarizzare i documenti o trovare un lavoro stabile. Nonostante lei si dichiari "disponibile anche a fare la cameriera o la commessa", non è ancora riuscita a trovare un posto. Quello che chiede è "un contratto regolare e dignitoso, non precario", ma, stando alla sua esperienza, per Anna oggi "le aziende preferiscono assumere i giovani, perché così possono avere degli sgravi fiscali".

Anna, invece, ha 51 anni: "Se una persona della mia età si trova senza lavoro è completamente fuori dai giochi". La storia di Anna, quindi, dimostra che "il problema del lavoro non riguarda solo i giovani", come ha affermato lei stessa, "ma anche le persone di una certa età che si trovano improvvisamente senza e non riescono a collocarsi".

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