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Riaperte dopo 40 anni le indagini sul rogo del Cinema Eros: si cerca un terzo uomo vicino al gruppo Ludwig

Nell’incendio del cinema per adulti in viale Monza a Milano morirono sei persone: la strage fu rivendicata dal gruppo di matrice neonazista Ludwig. Oggi la Procura indaga su possibili legami con una rete di estremisti di destra e sette esoteriche.
A cura di Francesca Del Boca
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Il "gruppo Ludwig", Wolfgang Abel e Marco Furlan
Il "gruppo Ludwig", Wolfgang Abel e Marco Furlan

Sono state riaperte a Milano le indagini sull'incendio del cinema a luci rosse Eros, dato alle fiamme dal cosiddetto gruppo Ludwig il 14 maggio 1983, che causò la morte di sei persone. Per il rogo sono stati condannati a 27 anni Wolfgang Abel, morto a fine ottobre, e Marco Furlan, uscito dal carcere nel 2008 con l'affidamento ai servizi sociali.

Ma per la Procura, oltre 40 anni dopo, non finisce qui. I pm Leonardo Lesti e Francesca Crupi cercano infatti un terzo uomo indicato dalle testimonianze dell'epoca, servendosi anche degli elementi emersi nel nuovo processo sulla strage di piazza della Loggia a Brescia e su possibili legami con sette esoteriche.

La commemorazione del rogo del Cinema Eros in viale Monza a Milano nel 2023
La commemorazione del rogo del Cinema Eros in viale Monza a Milano nel 2023

L’incendio, appiccato alle tende di velluto del cinema durante la proiezione di una pellicola, distrusse completamente la sala per adulti in viale Monza, quartiere Rovereto. Nella strage persero la vita cinque spettatori e un passante, di professione medico, che tentò di salvare le vittime.

L'attentato fu rivendicato dal gruppo di matrice neonazista noto come Ludwig attraverso un volantino, siglato con lo stemma della Germania di Hitler e inviato all'agenzia di stampa Ansa di Milano. Le successive indagini portarono così all'identificazione degli autori della strage, Marco Furlan e Wolfgang Abel, due giovani ventenni dell'alta borghesia di Verona: secondo le indagini, sotto il nome di Ludwig, uccisero almeno 15 persone (di cui solo 10 accertate). 

Nel corso del processo, che si concluse nel 1991, Furlan e Abel furono condannati a 27 anni di carcere (con attenuanti come la semi infermità mentale, riconosciuta per entrambi) per l'incendio doloso al cinema Eros e per gli altri delitti riconducibili al gruppo Ludwig. Nonostante siano state imputate unicamente due persone come responsabili del rogo, la testimonianza del proprietario del cinema aveva riportato anche la presenza di un terzo componente al momento dell'acquisto dei biglietti con Abel e Furlan, descritto come "basso e tarchiato".

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