Gruppo di 25 disabili non riesce a salire sul treno: la Procura di Genova apre un’inchiesta
Ora indaga la Procura di Genova sulla vicenda che ha visto coinvolti 25 disabili costretti a restare giù dal treno nonostante avessero prenotato i posti dieci giorni prima. I magistrati ora indagano per violenza privata a carico di ignoti: il fascicolo, assegnato dal procuratore Francesco Pinto al collega Luca Monteverde, è stato aperto dopo un esposto presentato da Assoutenti. Si cercano ora i passeggeri che non hanno lasciato il posto al gruppo di disabili e ai loro accompagnatori che alla stazione di Genova dovevano salire sul treno per ritornare a Milano. I loro posti sul treno erano occupati e i passeggeri non hanno avuto alcuna intenzione di scendere nonostante l'intervento della polizia ferroviaria e del personale di Trenitalia. Alla fine per non far crescere il nervosismo degli altri passeggeri, i 25 ragazzi disabili sono stati costretti a tornare nel capoluogo lombardo con un bus. Ora pubblico ministero Luca Monteverde farà analizzare le immagini delle telecamere della stazione Principe e farà sentire i protagonisti della vicenda per cercare di identificare i passeggeri.
L'incontro tra il ministro Giovannini e Trenitalia
Sul caso ora è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Giovannini, che preannuncia un incontro venerdì con Trenitalia "con la quale naturalmente siamo stati in contatto fin dal primo momento dopo aver saputo della notizia". E poi ha aggiunto che con i vertici di "Trenitalia parleremo proprio di come evitare che fenomeni del genere possano accadere, soprattutto in vista dell'estate". Infine, come riporta anche La Repubblica: "Vorrei ricordare che con la ministra Stefani abbiamo insediato una commissione proprio per assicurare il diritto alla mobilità in tutte le forme delle persone con disabilità, quindi abbiamo già iniziato a lavorare su questi temi". La ministra Erika Stefani sottolinea che "di fronte alla maleducazione e alla mancanza di rispetto di alcuni, dovremo fare una forte campagna di sensibilizzazione, che stiamo già facendo. È l'unico modo per dare una risposta".
Gli accompagnatori: "La carrozza riservata a noi era piena"
Per gli accompagnatori del gruppo il problema invece non sono i passeggeri ma "un servizio che non è stato garantito". Ai Fanpage.it è Flavia Neri, educatrice professionale di Accade, l'associazione con cui viaggiavano a Pasquetta i 25 ragazzi disabili ha tenuto a precisare: "Siamo arrivati alla carrozza che era stata riservata a noi e il treno era completamente pieno". E come se non bastasse: "Siamo arrivati a Milano Centrale con il bus con due ore dopo l'orario previsto. Siamo stati fatti scendere in un posto non in sicurezza. In un posto dove i pullman non hanno la possibilità di fermarsi per far scendere delle persone". Secondo Neri spiega che ieri non è stato garantito da Trenitalia "uno spazio che avremmo avuto il diritto di avere in quanto prenotato".