Gruppo di 12enni assalta una fattoria nella Bergamasca: liberano le mucche e danno fuoco ai campi
Un gruppo di ragazzini, tutti fra i 12 e i 13 anni, ha assaltato una fattoria di Calvenzano, in provincia di Bergamo. Prima hanno liberato le mucche, poi hanno danneggiato un trattore e infine hanno rovesciato una latta di olio esausto in un campo e gli hanno dato fuoco. I proprietari dell'azienda agricolo vogliono sporgere denuncia.
Baby gang assalta una fattoria
Non è chiaro quale fosse il loro reale scopo, sta di fatto che un folto gruppo di ragazzini giovanissimi ha deciso di mettere a ferro e fuoco l'azienda agricola di Nadia Mapelli, specializzata nell’allevamento di bovini da latte. Si sono infatti intrufolati all'interno della fattoria e, oltre e liberare le mucche, hanno distrutto tutto quello che gli capita a tiro.
"Si sono arrampicati sul silos a trincea fino ad un’altezza di 4 metri. Meglio non pensare a cosa sarebbe potuto succedere se qualcuno di loro fosse caduto. Hanno iniziato a lanciare giù i copertoni. Poi, non contenti, hanno praticato dei tagli nei teli. Un vero disastro perché se il trinciato si inumidisce, va a male e va buttato", racconta il compagno della titolare al Corriere della Sera.
"Dopo, – continua – la loro attenzione è caduta sul trattore era fermo perché è senza una ruota che è in riparazione. Nonostante questo, sono montati in cabina e lo hanno messo in moto. Per fortuna non l’hanno mosso. Se il mezzo si fosse ribaltato, qualcuno di loro avrebbe potuto finire schiacciato".
Fermati ragazzini di 12 e 13 anni
Ma l'azione più pericoloso, per loro stessi e per gli altri, che hanno fatto è stata rovesciare un bidone di 5 litri utilizzato per raccogliere l’olio esausto in un campo e dargli fuoco. Le fiamme, però, hanno attirato l'attenzione di altri cittadini e soprattutto di una pattuglia dei carabinieri, che è immediatamente intervenuta sul posto.
I militari hanno trovato due dei giovani vandali nascosti dietro un'auto, mentre gli altri si erano dati alla fuga. Ma non è stato difficile fargli confessare i nomi dei loro amici. Così i carabinieri hanno chiamato i loro genitori, che mai si sarebbero aspettati che i loro figli stessero facendo una cosa del genere.
I proprietari della fattoria sono comunque intenzionati a sporgere denuncia, nonostante i ragazzini non siano imputabili avendo mendo di 14 anni. A rispondere delle loro azioni saranno quindi proprio i genitori.