Greta Thunberg torna a Milano e guida i giovani dei Fridays for Future per il clima e la Palestina
È partita da largo Cairoli la manifestazione dei Fridays for Future che oggi, venerdì 11 ottobre, vede in testa al corteo la fondatrice del movimento Greta Thunberg. L'attivista svedese per la giustizia climatica è tornata a Milano, dopo aver partecipato tre anni fa alla conferenza Youth4Climate, per sfilare insieme agli studenti chiedendo a gran voce giustizia climatica e la fine del conflitto in Palestina.
Thunberg, che indossa la kefiah e guida circa duemila giovani dietro allo striscione Stop Genocide, Stop Ecocide, ha chiarito di essere presente all'evento unicamente come partecipante. "Viviamo in un tempo segnato dallo sfruttamento globale, dalla violenza e dalle oppressioni", ha detto alla platea. "Vediamo intorno a noi guerre, genocidi, carestie, colonialismo e una sempre più crescente crisi climatica. Sono problemi interconnessi tra loro, che si rafforzano a vicenda e portano a sofferenze inimmaginabili".
E ancora. "Ogni singolo giorno, con quello che sta accadendo in Palestina, il mondo ha mostrato la sua vera natura. Il mondo ha nuovamente abbandonato la Palestina. E mentre si susseguono le crisi umanitarie in Africa e Medioriente, la temperatura della Terra sta aumenta: stiamo infrangendo i record di surriscaldamento. Quella per l'emergenza climatica è per un sistema che metta le persone prima dei profitti".
"La lotta per la giustizia climatica è schierarsi contro le oppressioni e le violenze perpetuate da questo sistema", si legge sui volantini distribuiti. "Oggi più che mai questo significa schierarsi a fianco del popolo palestinese, soggetto al colonialismo del regime israeliano e vittima di un genocidio e di ecocidio delle sue risorse naturali".
Tra i cartelli esibiti dai giovanissimi che sfilano compatti per il centro di Milano si legge Save the Planet, Ci avete rotto i polmoni, There is not planet B, Preferirei del verde tutto intorno. E ancora Free Palestine, Resistenza indigena.