Greta Spreafico scomparsa da 22 mesi, la madre trova un testamento: “Sono in pericolo di vita”
La madre di Greta Spreafico, la donna scomparsa da Porto Tolle (Rovigo) il 6 giugno 2022, ha trovato un testamento olografo e cioè scritto dalla cantante senza che un notaio fosse presente. Lungo il testo – riportato dalla trasmissione Storie Italiane in onda su Rai Uno – si legge: "Io sottoscritta Greta Spreafico Samanta, nata a Erba, dato la situazione strana e difficile con avvenimenti nei confronti troppo difficili da spiegare causato da altri dichiaro di essere in pericolo di vita".
Il documento è stato redatto l'8 novembre 2018 a Erba (Como) dove Spreafico è nata: "In caso di morte lascio ogni mio bene a mia mamma casa di Porto Tolle e i soldi nei conti correnti e conto corrente a Porto Viro dichiaro che troppa gente è interessata all’eredità che mio padre mi ha lasciato". Questo testamento è antecedente a quello scritto nell'ottobre 2021 lungo il quale la donna lasciava i suoi beni al fidanzato.
Il fratello della cantante ha voluto precisare: "Ne aveva fatto un altro, sempre intestato alla mamma, che ha portato via quando è andata a convivere con il fidanzato". Questo testamento è stato redatto "poco dopo la morte di nostro padre. Mio padre è morto a marzo 2018. Greta era erede del testamento di mio padre, al quale io, mio fratello e mia mamma abbiamo fatto anche rinuncia per acquiescenza alla quota di legittima. Quindi abbiamo lasciato tutto a Greta".
Nel 2018 era "in un momento di sconforto e di crisi perché con la morte di papà ha avuto qualche momento di depressione". All'epoca non aveva alcuna relazione. Quell'uomo con cui ha avuto una relazione l'ha "ricontattata nell'agosto 2019". Il dubbio di Simone Spreafico è che "qualcuno si potrebbe essere approfittato di questa situazione".
"Lei poteva avere paura di qualcuno che le metteva appositamente paura sapendo che aveva fobie. Anche le foto che Greta ha mostrato all'investigatore di quando diceva che l'avvelenavano. Ci ha fatto vedere le foto di alcuni piatti che le portavano: non è a casa mia o di mia madre né la mano né il braccio è il mio. Non so se fossero cose che Greta immaginava o qualcuno che le metteva queste paure".
Nella denuncia di scomparsa, quel fidanzato con cui è rimasta fino al 2022, aveva specificato che tra la donna e i familiari c'erano alcuni attriti: "Innanzitutto c’è una prima falsità perché potete chiedere alla Procura di Como se i fratelli o la mamma hanno depositato qualcosa contro Greta. Seconda cosa: Greta aveva discusso con la famiglia o con i fratelli, con l’aiuto di qualcuno aveva deciso di interrompere le cure psichiatriche che faceva per seguire terapie alternative".
"Greta trova appoggio e spalla di qualcun altro che la allontana dalla famiglia perché la famiglia voleva che continuasse quelle cure perché quando le faceva stava bene". Al momento la Procura di Rovigo ha aperto un fascicolo per circonvenzione di incapace contro ignoti.
Sempre intervistata da Storie Italiane, la sorella del migliore amico di Greta Spreafico ha affermato: "È stata qui da noi un paio di settimane. Greta è sempre stata una ragazza solare. In quel momento aveva un po' di sbalzi d’umore. Tutto sommato qui con noi rideva, passava bene le giornate".
"A parte problemi di salute che aveva avuto, che sapevamo da tempo, aveva problemi con il fidanzato da quello che ci risulta che ci aveva detto. Lei è venuta qui perché, da quello che pensiamo noi, aveva paura di stare da sola. Aveva bisogno di stare con qualcuno per stare più tranquilla". I due però nelle settimane antecedenti la scomparsa della donna non stavano più insieme: quando era al tel con lui, ci diceva: lui non mi vuole più".
Aveva poi confidato che voleva tornare dalla madre: "Voleva tornare a mettere in chiaro le cose per riappacificarsi. Probabilmente aveva dubbi, ma era una cosa che voleva fare".