Greta muore a 21 anni in un incidente dopo il turno di lavoro, lo zio: “Soccorsi chiamati tardi”
I famigliari di Greta Curti chiedono chiarezza. Chiedono di indagare sull'esatta dinamica dell'incidente la notte tra sabato e domenica scorsi ad Appiano Gentile, in provincia di Como, in cui è morta la 21enne. A distanza di qualche giorno infatti tutto è ancora al vaglio delle forze dell'ordine.
Da una prima ricostruzione alle 4 del mattino Greta aveva finito il turno da cameriera al ristorante La Pinetina quando ha accettato un passaggio per tornare a casa da uno dei due soci del ristorante. Il furgone con loro a bordo mentre si trovava in via Pedrosi avrebbe però sbandato andando a finire contro un muro proprio quando la strada si restringe. L'impatto avrebbe provocato della gravi lesioni interne alla ragazza: Greta è morta poco dopo in ospedale mentre i medici stavano facendo di tutto per salvarle la vita. Illeso invece il conducente del mezzo: si tratta di Donato Amabile, di 38 anni e residente a Rozzano.
Tutti i dubbi legati all'incidente
Ora non resta che svelare tutti i dubbi legati alla dinamica dell'incidente. Tra questi come sia possibile che il furgone lungo quella strada andasse a una velocità tale da sbattere violentemente contro il muro. Lo zio di Greta, Graziano Storari, al giornale locale La Provincia di Como ha precisato: "Crediamo non sia stata chiamata subito l’ambulanza, lo ha fatto un passante che si è fermato. Se Greta fosse stata soccorsa subito forse avrebbe potuto salvarsi". Greta purtroppo muore in ospedale per delle complicanze: durante l'incidente o la fase di soccorsi era stata colpita da un infarto. Poi lo zio ha aggiunto: "Nessuno ci restituirà Greta, ma chi ha fatto degli errori gravi ne deve rispondere". Sul corpo è stata disposta l'autopsia. Intanto La Pinetina è in lutto fino a domani giovedì 28 luglio.