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Green pass a ostacoli: gli intoppi per chi è stato malato e per chi ha sviluppato reazioni

Quali sono i cittadini che non riescono ad avere il green pass? Se escludiamo chi non si è presentato all’appuntamento per la seconda dose, ci sono casi in cui anche chi ha seguito tutte le procedure non riesce ad avere il certificato verde, che dal sei agosto sarà obbligatorio per accedere a diverse attività. Tra questi ci sono ad esempio i cittadini che si sono ammalati di Covid, che hanno visto cambiare la procedura in corso d’opera, e chi invece ha sviluppato reazioni avverse alla prima dose.
A cura di Simona Buscaglia
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Immagine di repertorio
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Mancano pochi giorni al via libera del green pass obbligatorio. Con l'ultimo decreto Covid, dal sei agosto chi non avrà il certificato verde non potrà accedere infatti a una serie di attività, come bar e ristoranti al chiuso, ma anche palestre e piscine, musei, cinema e teatri. Servirà anche per partecipare ai concorsi pubblici e assistere agli eventi sportivi o ai concerti. Ma ci sono cittadini che, per diversi motivi, non riescono ad ottenere il green pass, anche dopo aver aderito alla campagna vaccinale.

Problemi per chi ha già fatto il Covid

A riscontrare diversi problemi sono i pazienti che hanno contratto il Covid e che si sono visti cambiare la procedura in corso d'opera. "Fino a poco tempo fa chi aveva avuto il Covid entro sei mesi prima, dopo i tre mesi dal contagio poteva fare una sola dose" ha spiegato a Fanpage.it Anna Carla Pozzi, medico di medicina generale che fa parte di una coopearativa di dottori che gestisce due hub vaccinali in provincia di Milano. "Adesso invece hanno allungato i sei mesi a dodici – ha aggiunto la dottoressa – cioè, se qualcuno ha contratto il Covid negli ultimi dodici mesi, dopo i primi tre mesi, può fare una sola dose. La confusione si genera in quei pazienti a cui era stata fissata la seconda dose: a qualcuno sta arrivando automaticamente il green pass, perché il sistema riesce a leggere la data del tampone positivo e quindi si toglie l’appuntamento della seconda dose, altri si presentano al centro vaccinale a richiedere il green pass o a chiedere la seconda dose perché non sapevano di non doverla fare. La seconda dose in questi casi infatti spetta solo agli immunodepressi o a quelli che stanno seguendo delle terapie immunodepressive". Cosa fare quindi se ci si ritrova in questa situazione? "Si può venire presso un centro vaccinale che può chiudere la pratica dopo aver visionato la data del tampone positivo entro i dodici mesi – ha aggiunto Pozzi – a quel punto arriverà poi il green pass".

Disagi anche per chi non si è presentato all'appuntamento per la seconda dose

In Lombardia però c'è un'altra casistica interessata ai problemi col rilascio del certificato verde: "Le persone che non si sono presentate all’appuntamento finiscono in una sorte di limbo – ha detto Pozzi – Il portale infatti non ti permette di prenotare nuovamente la seconda dose e qualcuno di loro si presenta nell’hub dove è stato vaccinato per la prima dose". In Lombardia si ha la possibilità di spostare l'appuntamento per la seconda dose una sola volta, fino a tre giorni prima della data assegnata in precedenza. "Queste persone invece o non hanno riprogrammato l'appuntamento o non si sono proprio presentate. A loro non si riesce a fissare l’appuntamento per la seconda dose. Il consiglio è andare nell’hub dove si è stati vaccinati per la prima dose – ha spiegato la dottoressa – Spesso noi ad esempio li vacciniamo quando si presentano all'hub ma a volte può capitare di dover chiedere di tornare il giorno dopo per una questione di disponibilità di dosi". Un grosso problema lo hanno invece quei cittadini che "sono stati vaccinati in un hub che ora è chiuso – ha concluso Pozzi – molte di queste persone che rientrano in questa categoria sono andate in ferie e adesso che sono tornate cercano di prenotare la seconda dose".

Intoppi anche per chi si è vaccinato e ha sviluppato reazioni

Ci sono poi anche quei pazienti che, dopo il vaccino, a causa di reazioni avverse alla prima dose, non possono concludere il ciclo. È il caso di una segnalazione arrivata alla redazione di Fanpage. Al momento chi ha sviluppato degli eventi avversi al vaccino anti-Covid sembra non avere procedure specifiche per il rilascio del green pass.

In Lombardia si sta lavorando per un portale, messo a disposizione da Regione Lombardia e comune a tutte le Agenzie per la tutela della Salute (Ats), che guiderà l'utente nella soluzione della problematica per il rilascio del certificato verde, compilando un questionario. Per l'Ats Insubria questo servizio è già attivo, e accessibile direttamente dall'home page del sito istituzionale, per le altre Ats dovrebbe avvenire, fanno sapere dalla direzione Welfare regionale, entro la settimana prossima.

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