Grandine a Cremona, dal cielo piovono chicchi grossi come mandarini
Pochi minuti di grandine sono bastati a distruggere interi campi. Centinaia di ettari di mais, orzo, frumento, senza risparmiare neanche vigne e stalle. Tantissimi i danni registrati nelle campagne della bassa lombarda dopo la violenta tempesta che nella serata di sabato 28 maggio ha colpito la zona intorno a Cremona (Crema, Trescore Cremasco, Bagnolo, Capralba, Casaletto Vaprio, Cremosano, Capergnanica) fino ad allungarsi verso la provincia di Bergamo e l'Oltrepo pavese. I tecnici della Coldiretti sono all'opera per quantificare il peso delle conseguenze della scarica di ghiaccio che si è abbattuta su questo lembo di terra: chicchi grossi come mandarini, caduti in picchiata dal cielo e trasportati per aria dal forte vento, hanno devastato terreni, colture e costruzioni. Si contano danni anche nelle città di Cremona, Crema e Bergamo, tra i parabrezza delle automobili sfondati e i tetti rovinati.
L'altra grandinata a inizio aprile
Non è un fenomeno isolato questa grandinata di fine maggio, piombata all'improvviso dopo giorni anomali di caldo africano. Anche a inizio aprile, infatti, nella zona del cremonese si era abbattuta una forte grandine: in quel caso, grandi pezzi di acqua ghiacciata avevano preso alla sprovvista i passanti e arrecato danni ad alcune vetture parcheggiate. Accadimenti sempre più frequenti che, secondo gli esperti, sono da correlare al problema ormai gigantesco del surriscaldamento globale.