Gonzaga, continua a tenere aperto il locale: barista e clienti collezionano venti multe
È stato multato per la ventesima volta il proprietario del locale Terrazza Caffè 2.0 di Bondeno di Gonzaga, in provincia di Mantova. Marzio Francaviglia, 47 anni, ha deciso di aderire alla manifestazione #Ioapro e di tenere aperto il proprio locale sia venerdì 15 gennaio che sabato 16. La sua scelta è costata già una ventina di multe sia a lui che a nove suoi clienti.
Multa da 400 euro per il proprietario e i clienti
Stando a quanto riporta il giornale "La Gazzetta di Mantova", il barista ha scelto di aderire alla protesta per manifestare il proprio dissenso contro le chiusure imposte dall'ultimo Dpcm. Sia in zona arancione che in zona rossa i baristi e i ristoratori sono infatti obbligati a tenere i locali chiusi al pubblico. Per loro è consentito l'asporto e il domicilio. Nel caso dei bar poi l'asporto è consentito solo fino alle 18 mentre per i ristoranti può proseguire fino alle 22. Sabato e domenica quindi, il bar ha aperto senza poterlo fare e diversi clienti hanno scelto quindi di violare le disposizioni previste dalla legge e consumare seduti nei tavolini. Subito dopo sono intervenuti i carabinieri che hanno quindi proceduto con l'identificazione e la multa di 400 euro sia per il proprietario che per le persone presenti nel locale.
Novanta persone multate in un ristorante di Milano
Quello di Gonzaga non è l'unico caso: in tutta Italia molti proprietari e gestori di locali hanno scelto di aderire alla manifestazione #Ioapro. Negli ultimi giorni sono infatti circolate foto di clienti intenti a cenare e consumare all'interno delle strutture spesso senza rispettare le distanze di sicurezza o senza indossare dispositivi di protezione. Emblematico il caso di un bar di Milano dove novanta persone, tra cui anche la proprietaria del ristorante, sono state identificate e multate perché in evidente violazione delle norme previste dal Dpcm e delle disposizioni di sicurezza: in alcune immagini si potevano vedere clienti intenti a mangiare e cenare senza rispettare le distanze di sicurezza e senza mascherina.