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Caso Iovino-Fedez

Gli ultras del Milan minaccerebbero i vigilantes che hanno riconosciuto Fedez nel pestaggio di Cristiano Iovino

Il vigilantes di “Parco della Vittoria” a Citylife intervenuto a difendere Cristiano Iovino dal pestaggio è stato minacciato dagli aggressori: “Fatti gli affari tuoi e non chiamare nessuno”. La guardia privata non si è fatto intimidire: ha chiamato i carabinieri e fatto il nome di Fedez.
A cura di Giorgia Venturini
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Potrebbe essere una "spedizione punitiva" quella che ha portato il pestaggio di Cristiano Iovino. Su questo indaga la Procura che ha aperto un fascicolo anche nei confronti del rapper Fedez: l'ipotesi di reato è per rissa, lesioni e percosse in concorso. A fare il nome del noto cantante ai carabinieri una volta allertati e arrivati sul posto è stato uno dei vigilantes di "Parco della Vittoria" a Citylife dove abita il personal trainer rimasto vittima del pestaggio.

A distanza di giorni dall'accaduto, i fatti risalgono alla notte tra il 21 e il 22 aprile, emergono nuovi particolari. Come riporta Il Corriere della Sera, la guardia privata è stata minacciata da chi era con Fedez: gli accompagnatori del rapper gli avrebbero detto di "farsi i c***i suoi" e di "non chiamare nessuno". Per poi chiedere con insistenza il tesserino e il numero di cellulare del vigilantes. Forse per poi farlo bersaglio di ritorsioni? Tutti ora accertamenti affidati dalla Squadra Mobile e alla Procura.

Certo al momento è che il vigilate non si è lasciato intimorire: ha prima aperto subito il cancello a Iovino per metterlo al riparo poi ha chiamato il 112. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto non ha esitato a fare il nome del rapper che ha subito riconosciuto tra le persone scese dal van. Alcuni di loro hanno poi pestato la vittima, chi sono è ancora da verificare nel dettaglio. Iovino ad oggi non ha presentato querela.

La pm Michela Bordieri contesta nel suo fascicolo l'ipotesi di reato per rissa, lesioni e percosse in concorso. Così nel registro degli indagati del rapper Federico Leonardo Luciaha scritto anche il nome del rapper. Da capire soprattutto chi era con lui. Si parla di alcuni ultrà della Curva sud rossonera, ma in un comunicato dello scorso martedì degli ultrà della Sud precisano che non hanno "alcun tipo di legame con Fedez" e che loro non c'entrano nulla con quanto accaduto. Dalle cose ancora da chiarire è il movente di una simile "spedizione punitiva".

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