Gli ultimi messaggi di Giulia Tramontano ad Alessandro Impagnatiello: “Con te non sono felice, basta”
Un rapporto di coppia ormai al capolinea. "Discussioni, frustrazioni, ansie e rabbia continua": così lo descrive la stessa Giulia Tramontano, la 29enne al settimo mese di gravidanza uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello nella notte di sabato 27 maggio a Senago (Milano), nei messaggi WhatsApp che i due si scambiano nei giorni immediatamente precedenti all'omicidio.
In quella chat, Giulia ha le idee chiare. "Non sono felice e vorrei ritrovare la mia tranquillità. Basta, accetta la mia decisione. Non voglio più stare al fianco della persona sbagliata", scrive al fidanzato.
Giulia Tramontano voleva lasciare Alessandro Impagnatiello
Una decisione maturata evidentemente ben prima di quel sabato 27 maggio in cui i sospetti di Giulia finalmente si materializzano, e conosce di persona "l'altra donna" del fidanzato. Quel sabato 27 maggio in cui verrà uccisa a coltellate e data alle fiamme nella vasca da bagno del suo appartamento. "Non voglio più che tu sia il mio compagno, così da non aspettarmi più nulla e trovare la mia pace. Condividiamo una casa finché sarà necessario", scrive a Impagnatiello il 25 maggio, solo due giorni prima. "Io non voglio più combattere e vivere una vita non soddisfatta al fianco della persona sbagliata".
Un proposito ormai ben definito, dal momento che Giulia, pochi istanti prima dell'omicidio, lo comunica persino alla madre del compagno. "Dati anche gli ultimi alti e bassi avuti con lui, non era più intenzionata a stare con Alessandro. Lo voleva lasciare", racconta infatti la donna, Sabrina Paulis: è l‘ultima persona ad avere visto viva la 29enne di Sant'Antimo (Napoli). "Giulia aveva anche pensato di abortire, quando ha scoperto di essere incinta", ha confermato anche la sorella Chiara. "Era tornata a Napoli dicendo che avrebbe presto cercato un'altra soluzione abitativa, o sarebbe tornata a casa dei genitori".
"Ma che madre sei se mi vuoi lasciare?"
Alessandro Impagnatiello però, nonostante porti avanti una relazione parallela con una collega di lavoro (alla quale racconta di stare con Giulia per abitudine e per pietà, e addirittura che il figlio che lei porta in grembo non è suo), non si rassegna davanti all'idea di venire lasciato. "Non fare così Giuliet", le risponde su WhatsApp. "Veramente vuoi che ci dividiamo ancora prima che nasca un bambino? Ma che madre sei?".
Giulia, davanti a questo ricatto, rimane salda. "Non ho fiducia in te e non ne avrò mai. Ormai il vaso è rotto", replica. "E io non voglio sistemarlo". Risposta di Alessandro: "Non ti fa onore parlare così, per niente". E davanti alle accuse della fidanzata, che chiede spiegazioni su un rossetto trovato in macchina, para i colpi. "Non ho fatto niente! Non ho fatto niente, Dio mio, smettila".