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Gli ucraini di Milano davanti al Consolato russo contro Putin e la guerra: bandiere, inni e lacrime

Decine di cittadini ucraini si sono ritrovati davanti alla sede del Consolato russo a Milano per protestare contro l’invasione ordinata da Vladimir Putin.
A cura di Francesco Loiacono
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La protesta davanti al Consolato russo (Foto: Giancristofaro/Fanpage.it)
La protesta davanti al Consolato russo (Foto: Giancristofaro/Fanpage.it)

C'è chi canta l'inno nazionale, chi erompe in un pianto di paura e rabbia. Una piccola parte della comunità ucraina a Milano si è ritrovata oggi davanti al Consolato russo in via Sant'Aquilino, vicino alla fermata della metro Segesta, per condannare l'invasione del loro Paese decisa alle prime ore di oggi da Vladimir Putin, culmine (finora) di un'escalation di tensione e violenze tra Russia e Ucraina. Non tantissimi i partecipanti alla manifestazione, organizzata dall'Associazione europea Italia-Ucraina. Circa una ventina, come può documentare Fanpage.it, le persone che si sono ritrovate davanti alla sede diplomatica della Federazione russa: quasi tutti erano avvolti da bandiere dell'Ucraina, il caratteristico vessillo con i colori giallo del grano e blu del cielo.

Tanti i cartelli contro Putin, raffigurato come un nuovo Hitler: "È un grande problema per tutto il mondo, è come Bin Laden e Saddam Hussein", dice una delle manifestanti. Cartelli anche contro la guerra e per chiedere lo stop all'invasione e di tenere "giù le mani dall'Ucraina". I partecipanti alla manifestazione hanno intonato l'inno nazionale e un paio di signore presenti sono scoppiate a piangere: lacrime di commozione, paura e rabbia per quanto sta accadendo al loro Paese. Una rabbia che si è manifestata anche in un breve alterco tra qualcuno dei manifestanti e una ragazza russa che stava uscendo dal consolato.

La protesta davanti al Consolato russo (Foto: Giancristofaro/Fanpage.it)
La protesta davanti al Consolato russo (Foto: Giancristofaro/Fanpage.it)

Alle 18 un altro presidio contro la guerra in piazza Scala

Un secondo presidio sarà organizzato nel pomeriggio in piazza Cavour. Alle 18 sarà poi la volta del presidio organizzato dai sindacati confederali, Anpi e Arci in piazza Scala, al quale aderiranno anche alcuni partiti, tra cui il Pd. Intanto anche il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, è intervenuto sull'invasione russa dell'Ucraina, esprimendo solidarietà al console ucraino: "Ho sentito questa mattina il Console Ucraino a Milano, Andrii Kartysh, per manifestargli la piena solidarietà della Giunta regionale e dell'intera comunità lombarda", ha detto Fontana in una nota, aggiungendo che "ora è il momento della coesione nazionale e della fermezza nel reagire unitariamente come Paese e come Europa, e condannare senza timidezze questo atto assurdo, che minaccia la stessa Europa, e può portare solo conseguenze negative, a partire dal dramma delle popolazioni coinvolte. Non ci sono giustificazioni alla guerra. A maggior ragione in un mondo che faticosamente sta uscendo dal dramma della pandemia".

(Ha collaborato Simone Giancristofaro) 

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