Gli svaligiano il negozio di orologi di lusso in 2 minuti: “A Milano non sappiamo più come difenderci”
Alle prime ore del 28 dicembre una banda di ladri ha rapinato la Giangi Orologi: aperta la cassaforte, sono stati portati via orologi di lusso per un valore che si aggira intorno ai 600mila euro. Il negozio si trova in via San Gregorio a Milano, poco lontano da Porta Venezia, ed è il secondo colpo che subisce dopo il primo messo a segno lo scorso giugno. "Voglio mandare un messaggio al sindaco Sala", ha detto in un video pubblicato su Instagram il titolare dell'attività, Gianluigi Tumolo, "chi fa un lavoro come il mio deve essere tutelato e le forze dell'ordine non sono abbastanza, dobbiamo avere la possibilità di avere un porto d'armi".
La rapina del 28 dicembre
Il colpo è andato in scena alle 2:57 del 28 dicembre. Una banda ha aperto la porta del negozio di via San Gregorio con un divaricatore e ha portato via la cassaforte che custodiva orologi di lusso. Alle 2:59 era già tutto finito. Sul caso sta indagando la polizia, ma intanto ora il titolare di Giangi Orologi deve fare i conti con i lavori per ripristinare l'attività oltre che con la perdita della cassaforte e della merce rubata.
Tumolo, che ha subito così il secondo colpo in sei mesi, ha deciso di registrare un video in cui si sfoga per quanto accaduto e con il quale intende lanciare un messaggio al sindaco di Milano Beppe Sala. "Sono 14 anni che faccio questo lavoro", racconta il commerciante, "ho aperto questo negozio nel 2017 e ho fatto di tutto per andare avanti in modo pulito e onesto. Ogni cosa che facciamo è messo a verbale, ogni movimento bancario, ma nessuno ci tutela".
"Se entrano per rapinarmi, mi difendo con un'arma"
Il commerciante di via San Gregorio punta il dito contro la mancanza di pattuglie che a quell'ora della notte sono in giro per sorvegliare le strade: "Sono pochissime", commenta, "gestire una città così è impensabile. I ladri hanno avuto tutto il tempo per rubare tranquillamente".
Per questo motivo, propone Tumolo, "a chi fa questo lavoro deve essere data la possibilità di avere un porto d'armi. È una cosa brutta e triste, ma se entrassero nel negozio per rapinarmi io mi difenderei con un'arma da fuoco".