Gli studenti universitari salgono sul tetto dell’ex cinema Splendor in protesta contro il caro affitti
Continua la protesta degli studenti universitari sul caro affitti a Milano. Dopo il ritorno delle tende fuori dal Politecnico, ora i ragazzi hanno occupato il tetto dell'edificio abbandonato dell'ex Splendor al grido di "Siamo le tende e ci prendiamo un tetto!".
Da questa mattina le sale dell'ex cinema sono quindi state occupare dagli attivisti di "Tende in piazza", così soprannominati gli studenti in protesta. In una nota i ragazzi hanno spiegato le ragioni della loro occupazione: "Il problema dell’inaccessibilità delle città non è un problema unicamente milanese, in questi mesi il Governo non ha mostrato alcun interesse concreto per i nostri bisogni, ci hanno bombardato solo di falsi e roboanti annunci sui giornali o di iniziative di facciata. Il tipo di città che stanno andando a costruire è escludente ed esclusiva, ed alimenta ancora di più il divario sociale che esiste tra ricchi e poveri, non solo in questa città, ma in tutto il paese".
Perché protestano gli studenti universitari
Gli attivisti poi spiegano che hanno organizzato un’Assemblea Nazionale per confrontarci con le altre realtà, non solo quindi legata a Milano e ai suoi alti affitti della città. Poi entrano nel dettaglio: "I momenti di discussione verteranno intorno a tre tematiche principali: sono l'Università, gli Spazi e comunità alternative fuori dalle logiche di profitto, i processi di centrificazione e turistificazione". Con un unico obiettivo: "Vogliamo costruire insieme un’alternativa alla violenza che ogni giorno subisce chi è costretto ad abbandonare la città in cui studia perché non può permetterselo, chi rimane escluso dalle residenze universitarie pubbliche, chi aspetta anni le liste d’attesa per entrare in un alloggio popolare mentre milioni di appartamenti rimangono vuoti, chi con uno stipendio medio e una famiglia a carico si è vista raddoppiare l’affitto perché ‘il mercato va così', chi sta rimandando il proprio futuro perché prima di avere uno stipendio adeguato ‘devi fare esperienza', chi è stato sgomberato e non ha un’alternativa dove stare".
La richiesta degli studenti alle istituzioni
Da qui a gran voce gli universitari chiedono alle istituzioni che si faccia investimenti sugli studentati: ci sono dormitori studenteschi i cui lavori sono fermi da tempo. E non solo dormitori, anche ex cinema ad esempio e proprio come quello occupato oggi: "Esistono: spazi vuoti che potrebbero essere utilizzati come centri aggregativi sociali, luoghi culturali per bambini, giovani e adulti, come residenze pubbliche e molto altro. Noi abbiamo il coraggio di immaginare delle Città diverse dal modello attuale e vogliamo mostrarvi che si può realizzare. Lo ‘Splendor' è un cinema abbandonato, esempio di un ampio spazio che è stato tolto al quartiere e che potrebbe essere riconvertito ad uso della comunità. Uno spazio abbandonato a cui vogliamo dare un nuovo significato, attraverso idee condivise, discusse e combattute".
E infine aggiungono: "Quando parliamo di ‘Spazi alternativi', che siano abitativi o sociali, facciamo riferimento a questo: alla riappropriazione di luoghi estranei a logiche di profitto, dove si creano rapporti autentici e coesi che nelle nostre città si stanno sempre più estinguendo. La grave emergenza abitativa è la punta dell’iceberg di una società che ha lasciato da parte i suoi cittadini per mettere al centro il profitto".