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Gli studenti di una scuola media di Milano cantano Bella Ciao e per la Lega è “indottrinamento politico”

Due consigliere della Lega attaccano il Comune di Milano perché in una scuola media gli studenti canteranno Bella ciao alla recita di fine anno. Ma l’istruzione non dipende dall’amministrazione comunale.
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Gli studenti di una scuola media di Milano canteranno "Bella ciao" alla recita di fine anno e due esponenti della Lega, non appena hanno appreso la notizia, hanno subito espresso la propria contrarietà, sostenendo che "la politica si infiltra tra i banchi di scuola". Secondo Silvia Sardone e Vanessa Ragazzoni, infatti, l'inno dei partigiani che parteciparono alla liberazione dal nazifascismo in Italia sarebbe "divenuto l’inno della sinistra per eccellenza".

Gli studenti cantano Bella ciao a scuola

Non è la prima volta che la decisione di far cantare o studiare l'inno del movimento partigiano in una scuola finisce per suscitare polemiche che molto spesso si rivelano più che altro strumentali, anche se – secondo la Lega – sarebbe invece la dimostrazione che "l'intrusione della politica a scuola abbia un orientamento preponderantemente di sinistra".

La controversia in questo caso nasce dalla scuola media di via Adriano, quartiere a nord di Milano, che per la recita di fine anno avrebbe deciso di far cantare ai propri allievi anche la canzone "Bella ciao", ritenendola una canzone di alto valore storico e simbolico.

La Lega protesta

La consigliera regionale Silvia Sardone e la sua collega del Municipio 2 di Milano hanno subito diffuso un comunicato stampa per chiedere al Comune di Milano "un intervento immediato per fermare questa propaganda". Tuttavia non è chiaro in che modo possa intervenire il comune, visto che le scuole dipendono dal Ministero dell'istruzione.

Anche per questo motivo che la polemica delle due esponenti della Lega è sembrata a molti soltanto un modo per attaccare la giunta di centrosinistra a Palazzo Marino.

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