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Gli azzurri del canottaggio sul podio ricordano il compagno Filippo Mondelli, morto di tumore: “Promessa mantenuta”

Luca Chiumento, Luca Rambaldi, Andrea Panizza e Giacomo Gentili quando sono saliti sul podio a ritirare la medaglia d’argento hanno ricordato il loro compagno di squadra morto nel 2021 per un tumore: “Finalmente ora abbiamo vinto quella medaglia che dovevamo vincere per Pippo”.
A cura di Giorgia Venturini
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Luca Chiumento, Luca Rambaldi, Andrea Panizza e Giacomo Gentili quando sono saliti sul secondo gradino del podio e hanno ricevuto la medaglia d'argento, vinta nella finale del 4 di coppia di canottaggio composto, il loro pensiero è andato anche a Filippo Mondelli"Pippo", come lo chiamavano gli amici, era anche lui un campione di canottaggio: è morto a 27 anni nel 2021 a causa di un tumore.

Filippo Mondelli era un grande campione: ha partecipato a 9 campionati mondiali conquistando 5 medaglie (2 ori, 1 argento, 2 bronzi). Quattro (2 ori e 2 argenti) le volte che è salito sul podio ai campionati europei. Successi ai quali si aggiungono le 13 medaglie raccolte in altre gare internazionali (5 ori, 4 argenti e altrettanti bronzi) e le altre 15 (4 ori, 8 argenti, 3 bronzi) infilate al collo grazie alle vittorie nei campionati italiani.

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Giacomo Gentili e Filippo Mondelli erano coetanei ed erano grandi amici perché cresciuti insieme. Ai funerali di Filippo, la mamma Monica, aveva preso la bandiera sulla bara del figlio e l'aveva consegnata a Giacomo, chiedendogli di portarla alle imminenti Olimpiadi di Tokyo. E così era stato: "Non c'ero riuscito a vincere la medaglia olimpica nel 2021 – ha raccontato Gentili al Corriere della Sera -. Finalmente ora ho vinto quella medaglia che dovevo vincere per Pippo: ho mantenuto la mia promessa".

Chi è salito sul podio di Parigi erano i compagni di squadra di Filippo Mondelli: a ridosso delle Olimpidi di Tokyo entrò Luca Chiumento, che doveva essere la riserva ma ovviamente già parte integrante del gruppo. Poi allora la medaglia non era arrivata, ora invece sì: sapevano già a chi dedicarla.

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"All’arrivo pensavo di essere terzo – ha spiegato Andrea Panizza – ho chiuso gli occhi e quando li ho riaperti mi sono ritrovato secondo. Subito ho pensato che qualcuno ci abbia dato una spinta… e ora stringo tra le mani la bandiera di Pippo, che portiamo con noi su tutti i campi di regata". Una promessa mantenuta: il quartetto aveva detto alla famiglia di Filippo che avrebbero vinto una medaglia olimpica per "Pippo". "Abbiamo coronato il nostro sogno, e quello di Filippo".

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