Gli aumenti di frutta e verdura in Lombardia: l’insalata costa il 65 per cento in più
Aumentano i prezzi di frutta e verdura e così in molti sono costretti a cambiare le proprie abitudini alimentari. Considerato che il potere d'acquisto di tantissimi cittadini è diminuito, è diventato quasi necessario rivedere le proprie spese anche se queste riguardano il mangiare bene e soprattutto in maniera sana.
Un calo di consumi di frutta e verdura del 13-14 per cento
Una condizione che riguarda tutta Italia e che ha effetti soprattutto sulle vendite di alcuni fornitori. All'ortomercato di Milano, proprio per i rincari che hanno fatto salire i prezzi, si è registrato a settembre 2022 un calo di consumi di frutta e verdura del 13-14 per cento rispetto al settembre precedente. A spiegarlo al quotidiano "Il Giorno" è il Ceo della Gala Fruit e presidente dell'associazione di grossisti Acmo, Antonio Catalano.
Niente più uva sulle tavole milanesi, ma spazio a patate, carote, cipolle e verze: "Per effetto dell’aumento dei prezzi finora il calo di valore è contenuto fra il 4 e il 5 per cento". A pesare sono soprattutto i rincari dell'energia e dei trasporti, ma anche l'inflazione e la siccità: "E finora il Governo non ha fatto niente di concreto", continua il Ceo.
Il costo dell'energia, spiega il direttore dei mercati ortofrutticoli Sogemi, Nicola Zaffra, ha inoltre un'influenza importante sui prodotti da serra.
Quali prodotti sono aumentati
Tutta questa situazione comporta un aumento dei prezzi di tantissimi prodotti, per esempio: le arance Valencia late che hanno avuto un aumento del 42 per cento rispetto all'anno precedente, la lattuga che arriva a toccare il più 65 per cento, le patate a più 8 per cento e ancora i pomodori Piccadilly che sfiorano il più 19 per cento.