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Giuseppe Sala: “Milano farà ricorso al Tar contro l’intitolazione di Malpensa a Berlusconi con gli altri comuni”

Il sindaco Giuseppe Sala ha confermato che Milano si unirà agli altri comuni del Varesotto e farà ricorso al Tar contro l’intitolazione di Malpensa a Silvio Berlusconi. “Per le tempistiche ancora non so niente”, ha aggiunto.
A cura di Enrico Spaccini
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Anche Milano si unisce ai comuni che presenteranno ricorso al Tribunale amministrativo regionale contro l'intitolazione dell'aeroporto di Malpensa a Silvio Berlusconi. A comunicare l'approvazione da parte della giunta della delibera è stato lo stesso sindaco Giuseppe Sala: "Confermo che siamo associati al ricorso come altri comuni", anche se poi ha precisato che "per le tempistiche non so ancora niente".

L'intitolazione dell'aeroporto a Berlusconi

L'ufficialità dell'intitolazione dell'aeroporto a Berlusconi era arrivata l'11 luglio scorso, a poco più di un anno dalla scomparsa dell'ex presidente del Consiglio. Con un'ordinanza a effetto immediato, l'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) ha stabilito che il nuovo nome dell'aeroporto della provincia di Varese deve essere: "Aeroporto internazionale Milano Malpensa – Silvio Berlusconi". In molti hanno provato a intestarsi il merito di questa decisione, ma altri ancora l'hanno contestata.

Tra questi ci sono nove comuni del Varesotto che si trovano in un'area interessata dall'aeroporto che lamentano di essere stati scavalcati e non presi in considerazione. In particolare, sono: Somma Lombardo, Arsago Seprio, Cardano al Campo, Casorate Sempione, Ferno, Golasecca, Lonate Pozzolo, Samarate e Vizzola Ticino. Lo scorso 15 luglio alcuni rappresentanti avevano manifestato il proprio dissenso sotto gli uffici di Regione Lombardia a Milano.

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Il ricorso al Tar dei comuni ignorati

La contestazione dei comuni non è tanto l'intitolazione a Berlusconi, quanto il fatto di essere stati "sorvolati nella scelta e sentire di non contare nulla". Pochi giorni dopo, Sala aveva dichiarato l'intenzione di associarsi al ricorso al Tar che le nove amministrazioni avevano annunciato e ora la giunta comunale ha approvato questa decisione.

Come aveva spiegato l'avvocato Matteo Pellecani in un'intervista a Fanpage.it, se i comuni che firmeranno il ricorso al Tar riusciranno a dimostrare che c'è stata una disparità di trattamento nel non essere stati considerati nella scelta del nuovo nome, potranno avere buone possibilità che vengano ascoltati. Qualora il Tribunale dovesse ravvisare un vizio di forma, l'incompetenza o l'eccesso di potere, l'ordinanza di Enac potrebbe essere annullata.

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