Trovato il corpo di Giulia Tramontano: il fidanzato Alessandro Impagnatiello ha confessato l’omicidio
È stato trovato il corpo di Giulia Tramontano. Il suo fidanzato Alessandro Impagnatiello che da ieri pomeriggio era indagato per omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza non consensuale, ha confessato. Gli inquirenti stanno procedendo a disporre il fermo del 30enne che, nel frattempo, è stato portato in carcere a San Vittore. Sembrerebbe che gli sia stata contestata anche l'aggravante della premeditazione.
La confessione dell'omicidio e l'occultamento del corpo
È stato lo stesso giovane ad aver dato indicazioni su dove trovare il corpo, in un'area verde di Senago e precisamente in un'intercapedine dietro a un edificio. Impagnatiello ha raccontato la verità di fronte al pm Alessia Menegazzo, titolare delle indagini con l'aggiunto Letizia Mannella, messo alle strette dalle tracce trovate al luminol nella sua Volkswagen, probabilmente sangue, che avrebbero portato gli inquirenti a contestargli l'omicidio della fidanzata incinta.
Come è stata uccisa Giulia Tramontano
E infatti sembrerebbe che il trentenne abbia accoltellato la giovane un paio di volte e poi abbia provato a bruciarne il cadavere, senza riuscirci, nella loro vasca da bagno. Avrebbe poi trasportato il corpo con la sua auto, che puzzava ancora di benzina, fino al luogo in cui è stato trovato. L'uomo avrebbe detto di aver fatto tutto da solo.
Perché Alessandro Impagnatiello ha ucciso Giulia Tramontano
L'omicidio sarebbe avvenuto nella casa che la coppia condivideva: sabato Giulia aveva incontrato una donna, una collega del 30enne, con cui il fidanzato aveva portato avanti una relazione parallela all'insaputa di entrambe. La giovane sarebbe stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza davanti a casa verso le 19 di sabato quando la ragazza vi stava rientrando: aveva infatti chiesto al compagno un incontro chiarificatore. Lì, sarebbe avvenuta la lite che è poi culminata nell'omicidio.
Le ricerche e il depistaggio di Impagnatiello
Dopo l'omicidio e l'occultamento di cadavere, è iniziata la fase di depistaggio: Impagnatiello ha presentato denuncia intorno alle 18 di domenica: ha raccontato che la ragazza sarebbe scomparsa mentre lui era al lavoro. Ai carabinieri aveva spiegato di essere uscito di casa intorno alle 7 per andare al lavoro e di essersi accorto della sua assenza solo alle 17, quando è rientrato. Da casa, inoltre, mancavano il passaporto di Tramontano, una borsa e 400 euro in contanti.
Dal suo racconto erano emerse alcune incongruenze confermate poi dalle tracce di sangue trovate sulla sua auto, dalla puzza di benzina e dalle immagini delle telecamere di sorveglianza della zona. I magistrati sospettano, inoltre, che sia stato lui a mandare i messaggi alla madre e a un'amica la sera di sabato: in quei messaggi, la ragazza aveva scritto di essere turbata e che sarebbe andata a dormire.
Le parole di amici e conoscenti di Giulia Tramontano
Amici, parenti e conoscenti sono stravolti dal dolore dopo aver appreso della morte atroce della ragazza:"Quello che è accaduto è inammissibile. Conosciamo Giulia e la mamma. Una ragazza di 29 anni solare, bella, socievole. Era stata qui poche settimane fa per il corredino. Era emozionata di diventare mamma e di partorire": ha detto a Fanpage.it Tonia Pedata, commessa del negozio di abbigliamento per bambini "La Birba" di Sant'Antimo. La ragazza infatti aveva già comprato il corredino per Thiago, il bimbo che sarebbe dovuto nascere tra poche settimane.