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Omicidio di Giulia Tramontano

“Giulia e Thiago, volate via da questo mondo che non vi ha meritati”: la lettera di Chiara Tramontano

La sorella di Giulia Tramontano affida ai social una lunga lettera in memoria della 29enne, uccisa il 27 maggio scorso dal suo fidanzato a Senago. “Il tuo nome ricorderà agli uomini di saper lasciare andare, rispettare, proteggere, accudire, amare. Eri forte e fiera, con Thiago ci hai regalato la più grande delle gioie”
A cura di Francesca Del Boca
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"Cara Giulia, è difficile per me stare qui oggi e trovare le parole giuste. Mi sento incredibilmente vuota, solo il dolore della tua perdita mi fa sentire che il mio cuore batte ancora. È difficile sapere di essere rimasti qui senza te e Thiago". Inizia così la lunga lettera che Chiara Tramontano rivolge alla sorella maggiore Giulia, uccisa al settimo mese di gravidanza la sera del 27 maggio dal compagno Alessandro Impagnatiello. Uno scritto a cuore aperto, affidato ai social e dedicato alla 29enne appena scomparsa. 

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Il ricordo di Thiago: "La più grande delle gioie"

"Io vi immagino così: guancia a guancia, stesi su un prato di tulipani, lui che li raccoglie e tu che ti arrabbi. E d’un tratto vi voltate verso di noi sorridendo. Ma forse questa è solo un’illusione che ci sottrae per un attimo alla realtà", il ricordo della sorella pensando a Thiago, il bimbo mai nato che Giulia portava in grembo. La stessa Chiara che, fin dai primi momenti di quella che si pensava fosse la scomparsa di Giulia, non si è mai stancata di fare continui appelli social e tv per tentare di ritrovarla.

"Giulia, prima di quel maledetto giorno, tu hai saputo regalarci la più grande delle gioie con la notizia dell’arrivo di Thiago. Per noi quest’anno non è stata la mano di Diego a vincere lo scudetto del Napoli, ma ad alzare quella coppa è stata la mano di Thiago. Quella stessa mano che abbiamo visto per l’ultima volta nell’ecografia, chiusa in un pugno stretto, sollevata in alto a dire: sto arrivando, e stravolgerò le vostre vite". Tutto finito quel sabato sera: Impagnatiello, compagno di Giulia e padre di Thiago, confesserà l'omicidio solo quattro giorni dopo.

"Io stavo imparando a convivere con questo amore che mi esplodeva nel petto. Thiago, cosa daremmo per vedere il tuo viso… saresti nato a luglio, amato e protetto da tutti noi che vivevamo in funzione della tua nascita e contavamo i giorni che mancavano al nostro primo incontro".

"Il nome di Giulia risuonerà per sempre"

"Ma tu, Giulia, non sei solo la mamma di Thiago", continua il ricordo della sorella Chiara. "Sei stata, sei e sarai sempre una donna premurosa, attenta ai bisogni degli altri prima dei tuoi, inguaribile sognatrice ed agguerrita. Hai lasciato casa ed il meridione per garantire a te stessa piena indipendenza, una solida carriera ed una vita migliore". Fino a quella maledetta sera di sabato 27 maggio, quando ha fatto ritorno nell'appartamento che condivideva con il fidanzato a Senago, in provincia di Milano.

"Sei diventata il martire in questa storia atroce. Ma il tuo nome ricorderà all’uomo di saper lasciare andare, rispettare, proteggere, custodire, accudire, o semplicemente amare. Giulia, non stancarti mai di essere fiera di te, di compiacerti della causa che hai abbracciato, seppur involontariamente, con la tua morte".

Per poi passare al saluto finale, un addio. "Giulia e Thiago, volate lontano da questo mondo che non vi ha meritati. Ma non dimenticate di lasciare una piccola traccia lungo la strada, così che noi sapremo sempre dove raggiungervi. Noi vi auguriamo buon viaggio. E come diceva mamma: “scrivimi quando arrivi”."

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