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Gira per il centro di Bergamo con un fucile in mano: intervengono gli agenti antiterrorismo

È stato arrestato un cittadino tunisino di 19 anni: aveva minacciato alcuni passanti in strada con un fucile (poi risultato da soft air). In fuga l’uomo che era con lui.
A cura di Francesca Del Boca
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Immagine di repertorio
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Allarme terrorismo rientrato lo scorso 17 dicembre a Bergamo. Ma tanto spavento per i passanti che nel pomeriggio si sono trovati nella zona intorno all'ex Magrini, alle spalle della stazione della città, e che per queste vie hanno visto aggirarsi due uomini di origine nordafricana armati di fucile.

È così che un cittadino tunisino di 19 anni, senza fissa dimora né permesso di soggiorno e con una denuncia per danneggiamento risalente all'ottobre scorso, è finito in arresto con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale: il giovane è stato denunciato per l'arma, risultata in seguito un fucile da soft air senza tappino rosso, e per uno smartphone risultato rubato. Ancora in fuga, invece, l'amico che era con lui.

Sul posto, oltre agli agenti di polizia ordinaria, è accorsa anche una pattuglia della Digos che si occupa di anti terrorismo. In tanti, terrorizzati, avevano segnalato infatti "due soggetti di origine nordafricana armati" che "minacciano le persone con un fucile" tra via San Giorgio e via Palazzolo.

Resta ancora da definire, intanto, il contesto in cui sarebbe maturata la vicenda. Secondo l'imputato 19enne, già finito davanti al giudice durante l'udienza di convalida per direttissima, si sarebbe trattato di un semplice "gioco": il giovane, in aula, avrebbe inoltre addossato la responsabilità e il possesso dell'arma sportiva all'amico scomparso nel nulla. Atteso al prossimo 29 gennaio il processo.

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