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Gira per 3 anni i soldi della scuola sui propri conti: ex dirigente scolastica deve risarcire 156mila euro

Una 54enne è stata condannata dalla Corte dei Conti della Lombardia a risarcire la Pubblica amministrazione per oltre 156mila euro. L’ex dirigente scolastica di un istituto della provincia di Monza avrebbe girato sui propri conti i soldi della scuola per 3 anni.
A cura di Enrico Spaccini
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(Foto di repertorio)
(Foto di repertorio)

Un'ex dirigente scolastica di un istituto della provincia di Monza e della Brianza è stata condannata dalla Corte dei Conti della Lombardia a pagare un risarcimento pari a oltre 156mila euro alla Pubblica amministrazione. Stando a quanto ricostruito, la 54enne avrebbe intascato quella somma "indebitamente" tra il 2021 e il 2023, attraverso una serie di bonifici indirizzati a conti correnti intestati a lei, "o cointestati", relativi ad "acquisti" per la scuola di cui non è stata trovata alcuna traccia.

Come riportato dalla sentenza della Corte dei Conti, scritta dai giudici Tenore-Berretta-Pezzilli, la 54enne era stata licenziata dal luogo di lavoro e "vanamente diffidata a restituire le somme della Pubblica amministrazione indebitamente" incassate. In tre anni la donna, che ricopriva il ruolo di "assistente amministrativa di ruolo facente funzioni di Direttore dei servizi generali e amministrativi" in una scuola primaria, avrebbe effettuato una serie di bonifici dalle piattaforme in uso all'istituto indirizzandoli a conti correnti intestati a lei o nei quali figurava come "cointestata".

Quei pagamenti, scrivono ancora i giudici, avrebbero dovuto coprire "acquisti" che la donna avrebbe fatto per la scuola oppure "rimborsi indicati nei mandati di pagamento" per beni vari o servizi informatici. Tuttavia, le indagini non avrebbero trovato "alcuna documentazione giustificativa" per quelle cifre, nemmeno "nel registro fatture della scuola". La 54enne avrebbe portato avanti lo stesso modus operandi dal 2021 al 2023, arrivando a intascare più di 156mila euro.

In precedenza, il gip del Tribunale di Monza aveva disposto un sequestro a carico della 54enne in merito a un procedimento penale. Nei mesi scorsi i giudici contabili lombardi hanno imposto un altro sequestro a suo carico "fino alla concorrenza del danno subito dal Ministero dell'Istruzione e del Merito-Ufficio Scolastico Regionale per la Regione Lombardia". Ora è arrivata la sentenza della Corte dei Conti della Lombardia con la condanna al risarcimento dei 156mila euro.

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