Gira con il figlio al guinzaglio perché “posseduto dal demonio”: in casa aveva corde e libri esoterici
Prima i carabinieri della compagnia di Seregno hanno trovato le funi da montagna, appoggiate sul divano di casa, oltre a vari libri di esoterismo o a sfondo religioso sparsi per il salotto. Poi hanno fatto irruzione al vicino parco di via Tagliamento, a Besana Brianza (Monza), dove si sono trovati davanti una scena raccapricciante che ha confermato ogni sospetto: un 39enne portato in giro con un guinzaglio dal padre. È in stato confusionale e condizioni igieniche precarie: abiti sporchi, barba lunga, accasciato sul prato.
È il figlio di un pensionato del paese, 68 anni, che davanti ai militari intervenuti così lo scorso 12 giugno si è giustificato: "Sta bene, è solo posseduto dal demonio. Lo tengo così per assicurarmi che non faccia male a nessuno". E ancora: "Non vi preoccupate, adesso è in cura da un santone".
L'uomo, incensurato, è stato arrestato con l'accusa di maltrattamenti. Dopo la convalida dell’arresto, il gip Marco Formentin ha disposto la misura degli arresti domiciliari in un’abitazione diversa rispetto a quella di famiglia. Una volta disponibile il braccialetto elettronico, sarà comunque sottoposto al divieto di avvicinamento alla moglie e all'unico figlio.
Il figlio malato ha interrotto le terapie per volere del padre
A far partire l’indagine dei militari della compagnia di Seregno, coordinati dal maggiore Corrado Quarta, sono stati i responsabili dei servizi sociali che da tempo assistono la famiglia. A loro era giunta notizia che il 39enne di Besana Brianza, affetto da problemi psichiatrici e seguito da tempo dai professionisti del Cps di zona, veniva abitualmente legato in casa, mani e piedi. Per volere del padre, il figlio avrebbe inoltre interrotto le terapie per affidarsi a riti esoterici e fantomatici "santoni".
Circostanze purtroppo confermate durante il sopralluogo dei carabinieri all'interno dell'abitazione del pensionato. Corde da alpinismo, libri, simboli esoterici, immagini religiose: la moglie del 68enne ha raccontato che il figlio, soggetto a improvvisi scoppi d'ira, veniva spesso immobilizzato dal padre.