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Giovanni Pieroni, il 29enne morto sulle piste dell’Aprica: si indaga per omicidio colposo

La Procura di Sondrio ha aperto un fascicolo per omicidio colposo (al momento contro ignoti) sulla vicenda del giovane architetto di La Spezia, da anni residente a Milano per lavoro, morto mentre sciava sulle piste dell’Aprica. Disposta l’autopsia sul corpo.
A cura di Francesca Del Boca
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Dopo il sequestro del cannone sparaneve contro cui si è schiantato Giovanni Pieroni, il 29enne morto dopo aver perso il controllo degli sci sulle piste dell'Aprica (Sondrio), è ufficiale: la Procura di Sondrio ha aperto un fascicolo per omicidio colposo (al momento contro ignoti) sulla vicenda del giovane architetto di La Spezia, da anni residente a Milano per lavoro. Si sarebbe potuto salvare, se il cannone a bordo pista avesse avuto protezioni diverse e forse più adeguate? Ci sono eventuali responsabilità da attribuire agli addetti della pista, o eventuali mancanze di reti e protezioni da contestare? Disposta, nel frattempo, anche l'autopsia sul corpo. 

La dinamica dell'incidente sulla neve

Giovanni Pieroni, 29 anni, si trovava sulle piste della località valtellinese per trascorrere le vacanze dell'Epifania in compagnia dei genitori e di un amico. Stava scendendo proprio con loro lungo la pista nera Magnolta Inferiore, uno dei tracciati più impegnativi del comprensorio sciistico, quando avrebbe completamente perso il controllo degli sci e si sarebbe schiantato a gran velocità contro uno dei cannoni sparaneve posizionati a bordo pista. Gravissime le fratture e le ferite al torace riportate dopo la caduta, tali da farlo spirare nel giro di pochissimo tempo: Giovanni è morto ancor prima di raggiungere il vicino ospedale di Sondalo, sull'elicottero che lo stava trasportando via dalle piste.

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