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Il caso di Giovanna Pedretti

L’autopsia di Giovanna Pedretti conferma la morte per annegamento: “Presto ci saranno i funerali”

Ieri si è svolta l’autopsia sul corpo di Giovanna Pedretti, la ristoratrice morta dopo le polemiche nate su una presunta recensione alla sua pizzeria. Oggi la Procura potrebbe disporre la restituzione della salma ai familiari permettendo così l’organizzazione dei funerali.
A cura di Ilaria Quattrone
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Non è stata ancora fissata una data per i funerali di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant'Angelo Lodigiano (Lodi) che è stata trovata morta nel fiume Lambro domenica 14 gennaio. Nella giornata di ieri, mercoledì 17 gennaio, si è svolta l'autopsia sul suo corpo: dai primi esiti, sembrerebbe che la donna sia morta per annegamento. Sono state trovate anche alcune ferite da arma da taglio su polsi, un braccio, una gamba e il collo.

La Procura di Lodi restituirà il corpo ai familiari

Tutte, però, sono state ritenute superficiali. L'esame è stato svolto dal dottore Giacomo Belli e dal tossicologo Luca Morini nel Dipartimento di medicina legale di Pavia. Oggi, giovedì 18 gennaio, la Procura di Lodi dovrebbe disporre la restituzione del corpo ai familiari. Di conseguenza, i parenti potranno organizzare il funerale per darle un ultimo saluto. È probabile che questo possa essere organizzato proprio a Sant'Angelo Lodigiano.

Il piccolo comune della provincia di Lodi è finito sotto i riflettori insieme alla titolare della pizzeria Le Vignole. Pedretti, che gestiva il locale insieme al marito, era balzata agli onori della cronaca per una risposta data a una "presunta" recensione: un cliente, infatti, lamentava di essere seduto vicino a gay e disabili.  La ristoratrice avrebbe risposto a tono.

Pedretti era stata convocata dai carabinieri per la recensione

Qualche giorno dopo, era finita al centro delle polemiche perché sul web è stata avanzata l'ipotesi che quella recensione fosse falsa. La Procura di Lodi ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio: al momento non c'è alcun iscritto al registro degli indagati. Ieri è emerso che i carabinieri di Sant'Angelo Lodigiano avevano convocato la donna proprio in riferimento alla recensione. 

Pedretti era stata ascoltata come persona informata sui fatti e potenziale vittima dell'intera vicenda: la ristoratrice aveva confermato il contenuto della recensione, ma non era stata però in grado di fornire dettagli sull'identità del cliente.

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