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Giorgia Meloni lascia Andrea Giambruno: la separazione diventa un murale a Milano

Cristina Donati Meyer ha deciso di disegnare su un muro di Milano un murale che rappresenta, in chiave critica, quando successo gli ultimi giorni fra Giorgia Meloni e l’ex compagno Andrea Giambruno.
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Due particolari del murale su Meloni e Giambruno
Due particolari del murale su Meloni e Giambruno

La separazione fra Giorgia Meloni e il giornalista Andrea Giambruno è diventata di dominio pubblico, per volere della stessa premier che l'ha annunciata sui social dopo i fuorionda trasmessi da Striscia la notizia. La notizia è diventata così popolare e dibattuta da aver stimolato anche la creatività di Cristina Donati Meyer, che ne ha approfittato per ricordare al pubblico alcune delle dichiarazioni più sessiste del conduttore di Diario del giorno. Ovviamente l'artista l'ha fatto tramite un'opera di street art su un muro di Milano.

La separazione fra Meloni e Giambruno diventa un murale

L'opera Giamlupo e Cappuccetto Nero
L'opera Giamlupo e Cappuccetto Nero

Nella giornata di oggi, sabato 21 ottobre, è comparso su un muro di un edificio sito in Alzaia Naviglio Grande a Milano un murale raffigurante Andrea Giambruno nei panni del lupo che molesta una la collega Viviana Guglielmi. Dietro di loro c'è una Giorgia Meloni vestita da "Cappuccetto nero" che li guarda minacciosa con un bastone in mano.

L’opera infatti si intitola "Giamlupo e Cappuccetto Nero" e intende richiamare all'attenzione degli spettatori quando lo stesso giornalista, a proposito dello stupro di Palermo, disse  che "Se eviti di ubriacarti, non incontri il lupo".

Cristina Donati Meyer ha infatti voluto parafrase, ovviamente in chiave critica, il conduttore dicendo: "Una giornalista che lavora in televisione dovrebbe sapere che, prima o poi, il lupo lo incontra".

L'artista: ""Di Giambruni e di lupi umani è pieno il mondo"

Cristina Donati Meyer, l'artista che ha realizzato l'opera,  ha poi spiegato: "L’aspetto curioso è che proprio colui che vittimizzava le vittime di stupro ha indossato le vesti del lupo da egli stesso richiamato, con avance non richieste e non gradite nei confronti della collega di Mediaset e profferendo una sfilza di volgarità sessiste, mantenendo sempre una postura da coatto capobranco".

"Di Giambruni e di lupi umani – continua – è pieno il mondo del lavoro e, in particolare, quello della Tv e del cinema. Questi personaggi maschili, che si concedono licenze, avance volgari e molestie con colleghe e collaboratrici, rappresentano il vero vulnus per le lavoratrici, le professioniste e per l’equità di genere. Bene ha fatto la premier a dare il benservito a Giamlupo!".

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