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Gino Strada, aperta fino alle 14 di oggi la camera ardente a Milano per l’ultimo saluto

Resterà aperta fino alle 14 di oggi la camera ardente di Gino Strada. Chiunque volesse dare un ultimo saluto al medico e fondatore di Emergency, potrà recarsi in via Santa Croce a Milano. Da sabato 21 agosto sono state migliaia le persone che hanno voluto omaggiare Strada. Sono state raccolte quasi 54 mila firme su change.org per intitolargli piazzale Cadorna.
A cura di Simona Buscaglia
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La camera ardente di Gino Strada, fondatore di Emergency, rimarrà aperta fino alle 14 di oggi, in via Santa Croce a Milano. Da sabato 21 agosto sono state migliaia le persone che hanno voluto dare un ultimo saluto al medico, tra questi anche il sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala, il segretario della Cgil Maurizio Landini, il fondatore di Libera don Luigi Ciotti e l’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti, accompagnato dalla moglie Milly e dal figlio Angelo Mario.

Prosegue la raccolta firme per intitolargli piazzale Cadorna

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Gino Strada è morto il 13 agosto all’età di 73 anni. Il fondatore e medico di Emergency ha dedicato la sua vita contro la guerra, e proprio per questo motivo è stata indetta una raccolta firme per intitolargli piazzale Cadorna: "Come mi piacerebbe – sottolinea la promotrice Maria Teresa Mauri – che piazzale Cadorna intestata ad un guerrafondaio diventasse piazzale Gino Strada che la guerra la ripudiava come l'art 11 della Costituzione. Come mi piacerebbe che qualcuno fosse d'accordo e condividesse”.

Sulla piattaforma change.org dove è possibile firmare la petizione sono state già raccolte oltre 54 mila firme. Se dal Comune di Milano ci stanno ancora pensando, c’è chi ha già espresso un parere diverso: "È innegabile che Gino Strada abbia fatto del bene e aiutato tante popolazioni, come quella afgana, colpite dalla guerra – ha scritto in un messaggio su Facebook il consigliere comunale di Forza Italia Alessandro De Chirico, a margine della sua visita alla camera ardente – Questo non significa però che Milano debba derogare alla legge nazionale che per la toponomastica prevede che debbano trascorrere 10 anni dalla morte per dedicargli una via o un parco. Per riprendere la frase che campeggia sulla parete della camera ardente nel palazzo di Emergency, lui non vorrebbe alcun privilegio. Nemmeno dall'aldilà".

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