L’autopsia su Gino Panaiia, scomparso la notte di Halloween e trovato morto nel Naviglio: “Nessun segno di violenza”
Sono stati resi noti gli esiti dell'autopsia svolta sul corpo Gino Panaiia, il ragazzo di 25 anni scomparso da Zibido San Giacomo (Milano) e trovato cadavere una settimana dopo nel Naviglio Pavese, a cinque chilometri di distanza dal luogo della sparizione. Sulla base di questi risultati, sembrerebbero non esserci segni di violenza sul cadavere.
Le ultime ore di Gino Panaiia
Stando a quanto riportato dal quotidiano Il Giorno, non sarebbero state rilevate tracce che lascino pensare a un possibile delitto. È possibile che quindi il 25enne, che viveva nel quartiere Barona (Milano), sia caduto accidentalmente nel corso d'acqua per cause ancora da chiarire. Potrebbe quindi essere stato colto da un malore e non sarebbe riuscito a risalire.
Gli inquirenti hanno scoperto che il ragazzo ha trascorso la serata di Halloween in un locale di via Togliatti a Zibido. Poco prima dell'1.30 sarebbe uscito ubriaco. Sarebbe salito in sella al suo motorino e, secondo quanto ricostruito fino a questo momento, avrebbe perso l'equilibrio e sarebbe caduto. Sarebbe poi tornato indietro, un amico gli avrebbe sconsigliato di mettersi alla guida ma lui sarebbe comunque ripartito.
Il ritrovamento del cadavere
All'1.33 avrebbe poi risposto a una telefonata della fidanzata dicendole che era quasi arrivato a Vigevano. Alle 2.22 il suo smartphone avrebbe agganciato la cella telefonica che copre l'area, per poi spegnersi definitivamente. Dopo la denuncia del fratello, sono partite le ricerche: sono stati trovati alcuni oggetti del 25enne. Il corpo è poi stato ritrovato il 7 novembre: lo ha segnalato un passante nel tratto di corso d'acqua tra Casarile e Rognano.