Ginecologo ucciso a Milano, non solo la rapina finita male tra le ipotesi. Sala: “Fatto grave”
Mentre proseguono le indagini sull'omicidio di Stefano Ansaldi, ginecologo campano ucciso in via Macchi a Milano, arrivano le prime dichiarazioni politiche sulla vicenda. A esprimersi, con una nota ufficiale, è stato il sindaco del capoluogo lombardo Beppe Sala, fresco della sua ricandidatura alle prossime Comunali del 2021: "L'omicidio in via Macchi è un fatto grave e per prima cosa esprimo sentite condoglianze alla famiglia della vittima", ha scritto Sala, aggiungendo poi che il Comune è "a disposizione dell'Arma dei Carabinieri che ha da subito avviato una accurata indagine per ricostruire i fatti, a partire dall'analisi delle immagini delle telecamere e del contesto nel quale si è consumata l'aggressione".
Sala: Chiederò a prefetto di rafforzare presenza delle forze dell'ordine
C'è però un altro tema sul quale Sala è chiamato a intervenire, anche in chiave Comunali: la sicurezza dell'area attorno alla stazione Centrale, da tempo oggetto di critiche da parte di cittadini e politici dell'opposizione. "Chiederò al Prefetto un incontro per valutare la situazione e prendere le decisioni necessarie per rafforzare la presenza delle forze dell'ordine", ha detto Sala nella nota. Parole evidentemente non sufficienti per Silvia Sardone, consigliera comunale ed eurodeputata della Lega: "L'assassinio, presumibilmente opera di delinquenti stranieri, è la punta dell'iceberg in una Milano sempre più impaurita da questo aumento di criminalità", ha scritto Sardone, ricordando come nelle classifiche sulla qualità della vita del Sole 24 Ore e di Italia oggi Milano sia agli ultimi posti per quanto riguarda la sicurezza. "Purtroppo per Sala e il Pd queste violenze sono da nascondere e la delinquenza, anche in quartieri centrali, viene vissuta come percezione sbagliata dei milanesi", chiosa la consigliera leghista.
Fontana: Forte preoccupazione, sia garantita sicurezza
Anche il presidente della Regione Attilio Fontana si è espresso sulla vicenda, dichiarando la sua "forte preoccupazione per un fatto grave e inaccettabile". In un post su Facebook il governatore ha posto le sue condoglianze alla famiglia della vittima, Stefano Ansaldo, per poi riporre la sua fiducia nelle forze dell'ordine che "garantiranno alla giustizia chi ha commesso un crimine tanto efferato". Fontana ha poi dichiarato che "accaduto in una zona centrale di Milano deve indurre tutti a mantenere alta la guardia sul tema della sicurezza che, come sostengo da sempre, può essere garantita solo da un importante e concreto incremento della presenza delle ‘divise' in ogni zona delle città".
Si seguono anche altre piste oltre a quella della rapina finita in tragedia
Intanto sul fronte delle indagini si valutano anche ipotesi diverse da quelle di una rapina finita male. Pare infatti, come riporta il quotidiano "La Repubblica", che il Rolex e i soldi del ginecologo non siano stati toccati dai killer. Si cerca di capire perché il medico, originario di Benevento e che esercitava a Napoli, fosse a Milano. I rilievi dei carabinieri sul luogo del delitto, un ponteggio allestito in via Macchi per la ristrutturazione di un palazzo, sono andati avanti fino a tarda notte. Si cercano due individui, stando alle testimonianze due nordafricani: nell'ipotesi, non scartata, della rapina, potrebbero essere gli stessi che, oltre alla brutale aggressione al ginecologo, hanno rapinato nella stessa zona anche un pensionato, prima di fuggire con la metropolitana approfittando della folla in giro per lo shopping natalizio per far perdere le loro tracce.