Ginecologo napoletano trovato morto a Milano: dopo 3 anni serve più tempo per le indagini su Stefano Ansaldi
Chiedono più tempo gli esperti nominati dalla pm di Milano Cecilia Vassena che stanno svolgendo i nuovi accertamenti sul corpo di Stefano Ansaldi. Il ginecologo 65enne era stato trovato morto, con un taglio alla gola, il 19 dicembre del 2021 su un marciapiede vicino alla Stazione Centrale. Per la Procura si è tolto la vita, ma la famiglia del medico campano non ci ha mai creduto. All'inizio di maggio i medici legali avrebbero dovuto depositare l'esito delle nuove analisi, ma hanno chiesto una proroga di 60 giorni. I nuovi accertamenti sono stati affidati ai medici legali Annalisa D'Apuzzo, l'anatomopatologa Cristina Cattaneo e l'antropologa naturalista Giulia Caccia. Ma cosa si cerca di capire con questi nuovi esami?
La famiglia non ha mai creduto alla dinamica dei fatti ricostruiti finora: stando a quello emerso ad oggi il ginecologo era arrivato il giorno della morte a Milano con un treno da Napoli. Poco tempo dopo il suo arrivo è stato visto da alcuni testimoni cadere a terra sotto un'impalcatura in via Macchi. Nessun ipotetico aggressore, nessun'altra persona. Vicino al corpo erano stati ritrovati il suo Rolex e una valigetta con pochi oggetti personali. Ansaldi indossava guanti in lattice e sul coltello non sono state trovate impronte. Da qui il caso è stato chiuso parlando sempre di suicidio, nessuna prova confermerebbe il contrario.
Ora però il nuovo pool di esperti, incaricato lo scorso febbraio, dovrà accertare se quel taglio alla gola sia riconducibile a un gesto "auto inferto" oppure no. I legali della famiglia Ansaldi hanno nominato il professor Pietrantonio Ricci come consulente: da sempre infatti loro hanno sostenuto l'ipotesi dell'omicidio, troppo debole la ricostruzione che il noto professore prendesse un treno e arrivasse a Milano per uccidersi. Ci vorrà tempo però per sciogliere ogni dubbio.
La gip aveva però accolto la richiesta di opposizione dei familiari del 65enne, rappresentati dagli avvocati Luigi Sena e Francesco Cangiano, contro quella di archiviazione presentata dalla Procura meneghina. Adesso c'è la richiesta della proroga per i nuovi esami dei medici legali.