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Gimbe, Lombardia seconda regione italiana per percentuale di vaccinati tra prima e seconda dose

Secondo un report della Fondazione Gimbe, la Lombardia è la seconda regione in Italia per percentuale di popolazione vaccinata, considerando assieme prima e seconda dose. Buone, rispetto alla media nazionale, le coperture delle fasce più a rischio: over 80 e 70-79enni. Sul fronte della situazione pandemica migliorano i dati: calano attualmente positivi e nuovi dati.
A cura di Francesco Loiacono
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Dopo i disservizi e i ritardi dei primi mesi la Lombardia ha decisamente cambiato marcia sul fronte della campagna vaccinale contro il Coronavirus. Dopo i record di somministrazioni giornaliere fatte registrare tra fine aprile e inizio maggio, adesso c'è anche un report della Fondazione Gimbe a mettere nero su bianco il buon ritmo nelle vaccinazioni tenuto in Lombardia. Stando all'ultimo aggiornamento del 12 maggio la regione è infatti la seconda, in Italia, per percentuale di popolazione vaccinata tra prima e seconda dose. Complessivamente è stato vaccinato il 31,5 per cento della popolazione: il 12,1 per cento ha completato il ciclo (prima e seconda dose), mentre il 19,4 per cento ha ricevuto per ora soltanto la prima dose. Solo la Provincia autonoma di Trento ha finora fatto meglio della Lombardia. Alcune, tra cui Lazio, Campania, Toscana, Calabria e Sicilia, sono al di sotto della media italiana.

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Usate il 95 per cento delle dosi di AstraZeneca

Gli altri dati relativi alla campagna di immunizzazione in Lombardia, elaborati dalla Fondazione Gimbe, raccontano di come la regione sia la seconda, dietro il Molise, per quanto riguarda la percentuale di utilizzazione del vaccino AstraZeneca. Sono state somministrate il 95 per cento delle dosi, pari a oltre un milione. Numeri che hanno spinto il presidente Attilio Fontana (cui è stato somministrato proprio il vaccino Vaxzevria) a chiedere al commissario straordinario per l'emergenza Francesco Paolo Figliuolo di valutare la redistribuzione delle dosi di AstraZeneca da quelle regioni, come Sicilia, Provincia autonoma di Trento e Basilicata, dove l'utilizzo di Vaxzevria è inferiore.

Sul fronte della percentuale di copertura delle fasce di età più a rischio, la Lombardia è al quarto posto per quella degli over 80, al terzo per quanto riguarda i 70-79enni e al quinto per quanto riguarda i 60-69enni: dati che come sappiamo potrebbero cambiare in poco tempo, ma al momento sono piuttosto positivi rispetto al panorama nazionale e soprattutto superiori alla media.

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I dati sull'epidemia: diminuiscono contagi

Il report della Fondazione Gimbe fornisce infine anche una fotografia relativa all'andamento dell'epidemia, in miglioramento in tutta Italia. A livello nazionale  nella settimana 5-11 maggio 2021 sono diminuiti, rispetto alla precedente, i nuovi casi (63.409 contro 78.309), i decessi (1.544 contro 1.826), i casi attualmente positivi (363.859 contro 413.889), le persone in isolamento domiciliare (346.866 contro 393.290), i ricoveri con sintomi (14.937 contro 18.176) e le terapie intensive (2.056 contro 2.423).

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La Lombardia segue questo trend positivo: i casi attualmente positivi su 100mila abitanti sono 406, in miglioramento rispetto alla settimana precedente. Migliora anche la variazione percentuale dei nuovi casi, in calo del 21,3 per cento. La percentuale di posti letto occupati da pazienti Covid in area medica è al 26 per cento, mentre resta ancora oltre la soglia di guardia (anche se in miglioramento) quella dei pazienti Covid ricoverati nei reparti di terapia intensiva: 32 per cento.

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