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Gianfranco Bonzi scomparso, ora si indaga per istigazione al suicidio: il custode si sarebbe tolto la vita

Gianfranco Bonzi, l’uomo scomparso da Brera il 24 marzo scorso, potrebbe essersi suicidato in seguito a una truffa in cripto valute e a una forte delusione amorosa. Era convinto di essere fidanzato con la cantante Dua Lipa.
A cura di Matilde Peretto
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Foto di Gianfranco Bonzi (presa dal suo profilo Facebook)
Foto di Gianfranco Bonzi (presa dal suo profilo Facebook)

Gianfranco Bonzi, il custode scomparso dal centro di Milano dal 23 marzo scorso, non si trova. I familiari avevano sporto denuncia perché la sua sparizione non poteva più considerarsi allontanamento volontario. Ora, in base a quella denuncia, viene aperto un fascicolo in Procura per istigazione al suicidio, ma al momento è a carico di ignoti. Gianfranco Bonzi potrebbe essersi tolto la vita in seguito a una forte delusione amorosa online. Era convinto di avere una relazione con la cantante Dua Lipa. In realtà, stava venendo truffato da uno o più persone: a queste ha mandato 5100 euro in criptovalute. Secondo il fratello di Bonzi, Vanni, "questi malintenzionati, una volta ottenuto quello che volevano, sono spariti. Franco ha preso una batosta e se n'è andato". Dove ancora non si sa.

La truffa da 5000 euro in cripto valute

Che Gianfranco Bonzi fosse stato truffato era noto. Si era parlato di due bonifici da 2500 euro l'uno inviati alla persona che si trovava dietro al profilo falso di Dua Lipa con cui l'uomo messaggiava quotidianamente. Ora, invece, è stata trovata una ricevuta da 5100 euro in bitcoin. Sembra che Gianfranco Bonzi si sia recato in un money transfer di Milano e abbia versato la cifra di denaro in un conto aperto da una banca di cripto valute.

La persona a cui appartiene il conto sarebbe facilmente individuabile: nella ricevuta c'è l'indirizzo in cui i bitcoin sono stati inviati. La fantomatica Dua Lipa ha un volto, un nome e un cognome. Il fratello di Bonzi, Vanni, intervistato da Chi l'ha visto?, è convinto di una cosa: "Gianfranco è stato istruito da questa persona su cosa fare per portare i soldi in un centro di cripto valute. La polizia postale dovrebbe indagare e arrivare a risolvere uno dei nostri problemi, il più piccolo, cioè trovare i truffatori". L'altro è trovare Franco.

La relazione con la finta Dua Lipa

Gianfranco Bonzi era convinto di essere fidanzato ufficialmente con Dua Lipa. Sognava di sposarla. "Tutti pensavano che scherzasse, invece no", ha raccontato il fratello. "Ha avuto anche dei momenti di gelosia perché vedeva questo personaggio tenere la mano a qualcun altro, a lui veniva il malumore e diceva ‘chi è questo in parte alla mia fidanzata?'. Lei poi gli mandava un messaggio in cui la rassicurava", continua. Tra i due ci sarebbe stata anche una videochiamata, confermata da Bonzi in un suo post sui social. Il fratello: "Non sapevo nulla di questa videochiamata e non riesco a darmi una spiegazione. Deve essere qualcuno che assomiglia tantissimo a questa cantante".

Poi ci sarebbe stato la rottura tra Franco e la donna: prima lei avrebbe cambiato l'immagine del suo profilo Facebook (usando quella di un'attrice che si fa chiamare Madina), poi avrebbe chiesto una pausa. Sarebbe stato in quel momento che Bonzi ha realizzato di essere stato preso in giro. "Questi malintenzionati, una volta ottenuto quello che volevano, sono spariti. Franco ha preso una batosta e se n'è andato", riferisce il fratello Vanni. Una delle ipotesi è che Gianfranco si sia tolto la vita, per questo è stata fatta una denuncia per istigazione al suicidio a carico di ignoti.

Il mistero del trolley e l'appello del fratello

Gianfranco Bonzi ha lasciato la sua abitazione di Brera, in centro Milano, solo con un trolley chiaro. Non si conosce il suo contenuto, ma ancora una volta Vanni Bonzi ha una sua teoria: "Sicuramente quello che aveva nel trolley non erano indumenti perché a casa ne sono rimasti parecchi. Dico agli inquirenti di non farsi ingannare perché un trolley non serve solo per andare a fare una gita. Si può portare di tutto in una valigia". Con queste parole lascia intendere che, forse, suo fratello potrebbe aver usato il trolley come zavorra per suicidarsi.

Ci sono più piste aperte. Per ora, però, non ci sono novità sul luogo in cui può trovarsi Gianfranco. Il fratello lancia un appello: "Se sei in qualsiasi altro posto e vuoi cambiare vita, noi rispettiamo la tua decisione. Perlomeno dacci un messaggio per sapere se ci sei e se sei vivo perché noi non lo sappiamo. Fallo soprattutto per Luca, tuo figlio, che è lì (a Milano) che ti aspetta".

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