Giacomo Sartori trovato impiccato, nei pc rubati la chiave per risolvere il mistero
È stato trovato nella giornata di ieri, venerdì 24 settembre, il corpo di Giacomo Sartori. Il ragazzo di 29 anni era sparito da Milano una settimana prima e dopo il furto del suo zaino alcuni interno c'erano due computer. Pc sui quali aleggia il mistero e che potrebbero essere la chiave per capire cosa possa essere successo la notte della sua scomparsa. A consentire il ritrovamento del corpo, è stato l'aver concentrato le indagini nel luogo in cui è stata trovata la sua auto. Il cadavere infatti si trovava tra Cascina Caiella e Casorate Primo. Luoghi che sembrerebbe che il giovane avesse raggiunto per la prima volta quella sera alimentando così l'ipotesi che il ragazzo forse stesse seguendo il segnale del cellulare aziendale che aveva nello zaino insieme ai due computer.
Oggi si svolgerà l'autopsia a Pavia
Oggi si svolgerà l'autopsia a Pavia anche se, al momento, l'ipotesi del suicidio – avvenuto tra venerdì e sabato – sembrerebbe essere quella più certa. Il corpo è stato trovato appeso a un albero con una grossa prolunga elettrica trovata lì vicino. Gli inquirenti al momento sembrerebbero escludere la pista di responsabilità terze, ma bisognerà aspettare l'esito dell'esame per far sì che tutti i dubbi circa le cause della morte siano chiarite. Intanto i carabinieri stanno cercando di ricostruire il tragitto che va dal locale di Porta Venezia a Milano e la cascina.
Non ha lasciato alcun messaggio
Prima di compiere l'estremo gesto, Giacomo non ha lasciato né messaggi né biglietti. A terra, appoggiati su un cartello, sono stati trovati il cellulare e le chiavi. Nei giorni precedenti i genitori e gli amici, che avevano lanciato diversi appelli, avevano parlato del ragazzo come una persona tranquilla e senza motivi per togliersi la vita. Non sembrava nemmeno che ci fossero problemi sul posto di lavoro. Adesso gli inquirenti analizzeranno i contenuti del suo telefono nella speranza che possa chiarire il perché di questa azione.