La fuga di Giacomo Bozzoli

Giacomo Bozzoli trovato in mutande nel cassettone del letto con 50mila euro in contanti: il video del nascondiglio

Giacomo Bozzoli, condannato all’ergastolo per l’omicidio dello zio, è stato catturato nel pomeriggio di ieri giovedì 11 luglio. Era nascosto nella sua villa di Soiano (Brescia), dentro il cassettone del letto: accanto un borsello con 50mila euro in contanti.
A cura di Francesca Del Boca
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Il letto della casa di Soiano (Brescia) dove era nascosto Giacomo Bozzoli
Il letto della casa di Soiano (Brescia) dove era nascosto Giacomo Bozzoli
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Lo cercavano in Marocco o in Spagna, e l'hanno trovato nascosto sotto il letto di casa sua. Raggomitolato e senza vestiti, mentre stringeva un borsello con dentro 50mila euro in contanti. Così i carabinieri, dopo 11 giorni di latitanza, hanno arrestato Giacomo Bozzoli, condannato all'ergastolo per l'omicidio dello zio Mario nel 2015 e scappato dopo la lettura del verdetto. "Fatemi vedere mio figlio", sono state le sue prime parole quando è stato scoperto, proclamandosi innocente.

A far commettere un passo falso al fuggitivo, che fino al 30 giugno scorso si trovava all'estero e non aveva intenzione di costituirsi, sarebbe stato proprio il desiderio di mettersi in contatto con il bimbo, con cui stava trascorrendo una vacanza all'Hard Rock Hotel di Marbella nei giorni precedenti alla sentenza definitiva di condanna in Cassazione del 1 luglio. Da quel momento le strade dell'uomo e della sua famiglia si sono però divise: la compagna Antonella Colossi e il bambino sono tornati in Italia il 5 luglio, mentre Bozzoli si è dato alla macchia. Fino a ieri pomeriggio.

Giacomo Bozzoli con la compagna Antonella Colossi e il loro figlio all'hotel Hard Rock di Marbella
Giacomo Bozzoli con la compagna Antonella Colossi e il loro figlio all'hotel Hard Rock di Marbella

Resta ancora da capire come Bozzoli abbia fatto rientro in Italia. Agli inquirenti ha raccontato di aver utilizzato più di una macchina a noleggio per attraversare Spagna e Francia, e non la Maserati Levante nera inizialmente utilizzata per raggiungere la costa di Marbella. "Era tornato da almeno 24 ore dall'arresto", ha fatto sapere il procuratore di Brescia Francesco Prete. "Ha voluto in qualche modo prendere contatto con il figlio, non è da escludere che sia tornato in Italia apposta. Vedremo poi se ha fatto tutto da solo, o ha ricevuto l'appoggio di qualcuno. L'indagine è aperta".

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