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La fuga di Giacomo Bozzoli

Giacomo Bozzoli dice di aver scritto a Mattarella, Meloni e Nordio: “Punta alla revisione del processo”

Giacomo Bozzoli, arrestato dopo 11 giorni di latitanza, avrebbe scritto numerose lettere a Sergio Mattarella, Giorgia Meloni e Carlo Nordio. L’imprenditore bresciano, condannato all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario, si proclama innocente.
A cura di Francesca Del Boca
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Non si rassegna ancora a un destino in carcere Giacomo Bozzoli, recluso a Bollate dopo 11 giorni di latitanza tra Spagna e Italia. L'uomo, catturato una settimana fa nella sua villa di Soiano (Brescia) mentre tentava di nascondersi nel cassettone del letto, secondo le ultime indiscrezioni ora punta tutto sulla revisione del processo che lo vede condannato in via definitiva all'ergastolo per l'omicidio dello zio Mario, avvenuto nel 2015 all'interno della fonderia di famiglia a Marcheno: per questo motivo, addirittura, avrebbe scritto numerose lettere alle più alte cariche dello Stato, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla premier Giorgia Meloni e al ministro della Giustizia Carlo Nordio, già consegnate a una persona di fiducia (ma al momento, pare, ancora non arrivate a destinazione).

Missive in cui il 39enne, fuggito all'estero dopo l'emissione del verdetto in Cassazione e ritornato poi a Brescia con mezzi di fortuna, si proclama completamente innocente. Questo nonostante tre gradi di giudizio abbiano sempre emesso la stessa sentenza, quella di ergastolo: per i giudici Giacomo aveva infatti sempre "manifestato il desiderio di uccidere lo zio Mario", mosso da un "odio ostinato e incontenibile" dato da ragioni familiari ed economiche. Senza contare che, nel luogo dell'omicidio, a quell'ora era presente solo lui.

E così, a scagionarlo dall'accusa di omicidio volontario premeditato e distruzione di cadavere, ci sarebbe addirittura una supertestimone. Si tratterebbe della rappresentante di un'azienda austriaca, come comunicato al procuratore Francesco Prete, che secondo l'imprenditore bresciano sarebbe in grado di ribaltare completamente i tre processi. Nel frattempo, si attende l'interrogatorio in cui Giacomo Bozzoli dovrà spiegare cosa ha fatto nei giorni precedenti all'arresto, e come sia poi potuto tornare nella casa di Soiano quando pendeva su di lui un mandato d'arresto europeo. 

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