Gestiscono un giro di spaccio nel Pavese e picchiano chi vuole smettere di vendere droga: arrestati in quattro

I Carabinieri hanno arrestato quattro persone che gestivano un giro di spaccio di sostanze stupefacenti in provincia di Pavia per il quale riuscivano a guadagnare in media 3mila euro al giorno. Gli indagati operavano usando maniere forti e violenza per mantenere il controllo sulle piazze di spaccio del territorio e impedire che i propri complici si allontanassero dal giro. In un episodio, in particolare, hanno legato e chiuso nel bagagliaio di un'auto uno degli spacciatori per costringerlo a continuare a vendere droga.
Gli arresti sono arrivati al termine di un'attività investigativa avviata a partire da alcune aggressioni armate avvenute a Broni e nei comuni vicini. Tra queste anche un tentato omicidio nell'aprile del 2022. Le indagini si sono poi sviluppate attraverso l'intercettazione telefonica di 22mila conversazioni, grazie alle quali i Carabinieri di Stradella hanno ricostruito un giro di affari attorno allo spaccio di sostanze stupefacenti con guadagno medio giornaliero di quasi 3mila euro derivati dalla vendita di cocaina, eroina e hashish nei boschi e nei casolari della provincia.
Gli investigatori hanno scoperto che le aggressioni erano state finalizzate a mantenere il controllo sulle piazze di spaccio e a impedire l'allontanamento di alcuni affiliati. Tra questi anche tale M.Y. che nel novembre del 2022, nelle campagne tra Broni e Verrua Po, sarebbe stato minacciato con una pistola alla testa, legato e rinchiuso nel bagagliaio di un'auto e poi picchiato per continuare a vendere droga nelle piazze di spaccio gestite dagli indagati a Broni e Varese.
I quattro indagati sono stati arrestati con l'accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi ed estorsione aggravata.