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“Geolier da prediciottesimo camorrista”: bufera sul commento razzista del magazine de L’Eco di Bergamo

È polemica dopo la recensione sul rapper napoletano Geolier apparsa sulle pagine di un sito che si appoggia a L’Eco di Bergamo. La redazione del giornale si dissocia dal post, subito cancellato. “Colonna sonora di un prediciottesimo camorrista”
A cura di Francesca Del Boca
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La moda delle pagelle per i grandi eventi di spettacolo, si sa, ormai ha contagiato un po' tutti. Ma è costata cara ai critici musicali bergamaschi del sito Eppen, costola del quotidiano L'Eco di Bergamo dedicata a eventi e tempo libero, che a proposito dell'ultima esibizione a Sanremo del rapper partenopeo Geolier hanno decretato: "Arriva vestito come mio zio in discoteca e fa la cover del Lazza dell’anno scorso, però in napoletano. Voto 4, prediciottesimo camorrista Ost". Ed è subito bufera.

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Le polemiche sul web e il post cancellato

Dopo le polemiche, il post è stato cancellato alla velocità della luce. "Chiamare un ragazzo del sud “camorrista” come se fosse una cosa normale… spero che L’Eco di Bergamo prenda provvedimenti a riguardo", recita uno dei commenti sul web. "Il solito pregiudizio su Napoli", ancora. "Che pena l'antimeridionalismo recondito di questo Paese". "Geolier può non piacere come artista, fa sorridere però che per descrivere la sua interpretazione a Sanremo si debba parlare di camorra".

La replica de L'Eco di Bergamo

L'Eco di Bergamo, intanto, ha preso le distanze dalla pagella sanremese. "In relazione al giudizio attribuito a L'Eco di Bergamo sull'esibizione del cantante Geolier al Festival di Sanremo, il giornale precisa che non si tratta di un contenuto prodotto e pubblicato dalla redazione de L'Eco di Bergamo, né online né cartacea, ma da una testata che si appoggia al sito del giornale e che produce autonomamente contenuti", è il testo della nota diffusa dal quotidiano bergamasco.

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