Genovese andrà in comunità a Varese, l’avvocato: ora non potrà accedere al suo patrimonio
Alberto Genovese lascerà, dopo quasi nove mesi, il carcere di San Vittore per iniziare un percorso di cura in un centro per tossicodipendenti in provincia di Varese. A concedere gli arresti domiciliari all'imprenditore è stato il giudice per le indagini preliminari Tommaso Perna. L'imprenditore era in custodia cautelare in carcere dal 7 novembre scorso per due presunti episodi di violenza sessuale commessi ai danni di due modelle, il primo ad Ibiza e il secondo nel suo attico a Milano. La richiesta della misura cautelare "è stata fatta da noi – ha detto a Fanpage.it l'avvocato Davide Ferrari, difensore, insieme a Luigi Isolabella, di Genovese – siamo contenti soprattutto del parere favorevole della Procura, che per noi è molto importante. Finalmente potrà iniziare un percorso teso a un completo recupero e alla riabilitazione. Questa è la cosa più importante, lo dico anche per noi come difensori: averlo sano al fianco è anche più onesto e più giusto per affrontare il processo. Siamo contenti per questo risultato". In due precedenti occasioni la richiesta dei domiciliari per Genovese era stata respinta.
L'avvocato: "Andrà in una comunità di recupero lontana da Milano, in un luogo estraneo al suo mondo"
Genovese andrà in una comunità di recupero per tossicodipendenti a Cuveglio, in provincia di Varese: “Questa scelta è stata fatta proprio perché lui possa stare anche un po’ lontano da Milano in un luogo totalmente estraneo a lui e al suo mondo. È un’ottima comunità sarà seguito molto bene". Il suo difensore, in merito alle condizioni del suo assistito ha poi dichiarato: "È molto provato, è contento perché forse può tornare ad essere se stesso, si rende conto di non stare bene". Per poter uscire dal carcere e andare in comunità l'imprenditore dovrà però indossare un braccialetto elettronico: "Al momento non ce l’ha ancora, quindi è ancora ristretto. Appena ci sarà la disponibilità del braccialetto verrà trasferito, non sappiamo quanto tempo ci vorrà, penso sia una questione di pochi giorni" ha aggiunto l'avvocato.
Il patrimonio di Genovese verrà incapsulato in un trust, non potrà usare i suoi soldi
L'intero patrimonio di Alberto Genovese verrà inoltre "incapsulato in un trust – ha spiegato l'avvocato Ferrari – di modo che lui non possa più usufruirne per tutto il periodo della durata del processo". Il trust, che è uno strumento di gestione del patrimonio, ha però il mandato, nel momento opportuno, "di risarcire qualsiasi vittima, di pagare qualsiasi pendenza con l’erario a livello tributario o debito e ci sarà un notaio come protector". La difesa avrà tempo fino a settembre per consultare tutto il materiale vista la conclusione delle indagini "poi decideremo se fare qualcosa in questo ambito o aspettare l’udienza preliminare – ha concluso il difensore di Genovese – non abbiamo ancora deciso perché non abbiamo ancora visto tutto, quindi qualsiasi ipotesi sarebbe azzardata".