Genovese ai pm: “Schiavo della droga, le ragazze erano messe come me”
È stato interrogato per l'ultima volta dai pubblici ministeri che hanno condotto le indagini sul suo conto, Alberto Genovese, che ora rischia il rinvio a giudizio per violenza sessuale nei confronti di due ragazze. Genovese, arrestato nel novembre del 2020, ha ribadito la sua linea difensiva, ammettendo di essere stato "schiavo della droga", sostenendo ancora che anche le ragazze con cui faceva sesso erano nelle sue condizioni.
Genovese potrebbe chiedere il rito abbreviato
Genovese, che si trova ai domiciliari da due mesi in una struttura per disintossicarsi dalla cocaina in provincia di Varese, è accusato di aver stuprato una ragazza di 18 anni nel suo lussuoso attico in centro a Milano durante una delle sue feste, oltre che di aver abusato di una ragazza di 23 anni, questa volta insieme alla compagna, a Ibiza. I fatti risalirebbero tra l'estate e l'autunno dello scorso anno. Ora, per il fondatore di Facile.it, potrebbe iniziare il processo. I pm saranno infatti chiamati a comunicare al giudice per l'udienza preliminare la richiesta o meno di rinviare a giudizio Genovese, il quale, potrebbe optare per il processo in rito abbreviato che gli concederebbe la riduzione di un terzo della pena.
Indagata anche la compagna del fondatore di Facile.it
Ascoltata dai pubblici ministeri anche la compagna di Genovese, indagata a sua volta per l'episodio contestato di Ibiza. La donna è stata sentita due giorni fa in Procura. Per via delle accuse a lei mosse, è stata raggiunta da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, dove si trova dallo scorso febbraio. Per entrambi, l'accusa è di aver intontito, tramite somministrazione di droga, le vittime per poterne abusare a livello sessuale indisturbati.