Genitori e studenti protestano contro la dad in piazza Duomo: “La salute parte dalla scuola”
Genitori e studenti sono scesi in piazza oggi domenica 21 marzo per protesta contro la didattica a distanza. È successo in piazza Duomo a Milano, così come in altre 44 città d'Italia: in tanti hanno aderito all'iniziativa promossa da "Rete scuola in presenza" per chiedere l'imminente ritorno in classe al grido "la salute parte dalla scuola". Ragazzi, insegnanti e studenti hanno portato la campanella perché "deve suonare" e i loro zaini "pieni di rabbia". E ancora: palloncini bianchi e messaggi scritti sui cartelloni rivolti alle istituzioni. Secondo quanto spiegato oggi, la didattica a distanza è negativa per i ragazzi perché annulla la socializzazione e rende impossibile per le famiglie conciliare i loro impegni. Infine hanno ripetuto più volte che l'isolamento a casa non è studio e non è vita.
Altre migliaia di partecipanti al parco Sempione
A dare supporto alle famiglie in piazza c'era anche l'assessore all'Edilizia scolastica del Comune di Milano, nonché maestro elementare, Paolo Limonta: "Il mio obiettivo – ha spiegato l'assessore durante la protesta – è che le scuole vengano riaperte dopo Pasqua e non sopporto che i miei bambini mi vedano in classe a fare didattica a distanza mentre loro sono a casa. Fuori ci sono i marciapiedi pieni e i mezzi pieni, e solo loro devono stare a casa". Insieme all'assessore anche il preside del Liceo Volta, Domenico Squillace, e del pedagogista Raffaele Mantegazza dell’Università Bicocca. Ma non solo piazza Duomo: altre migliaia di persone si sono dati appuntamento al parco Sempione. Il motivo della protesta è sempre lo stesso: "Per il governo i ragazzi non esistono", "non possiamo più aspettare, la campanella deve suonare", "questo zaino è pieno di rabbia", "basta Dad", per citarne solo alcuni.