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Genitore picchia un altro padre al semaforo davanti ai loro figli: “O sparisci o ti ammazzo”

Un 36enne ha denunciato di aver ricevuto un pugno su un occhio da uno sconosciuto mentre era fermo al semaforo. È accaduto martedì mattina e stava accompagnando sua figlia all’asilo.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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Un 36enne è stato aggredito martedì mattina, 19 settembre, da un uomo in piazzale Bologna, a Milano, mentre accompagnava sua figlia di 2 anni in auto all'asilo. A colpirlo con un pugno su un occhio è stato un altro padre che in quel momento stava attraversando la strada con quelli che sembravano i suoi due figli. Dopo quel colpo, l'uomo si è allontanato dicendo: "O sparisci o ti ammazzo". Il 36enne ha poi sporto denuncia contro ignoti.

La frenata brusca al semaforo

L'aggressione è stata raccontata dallo stesso 36enne, un commercialista milanese, ad Adnkronos. Tutto si sarebbe svolto in pochi minuti, intorno alle 8:20 in piazzale Bologna, all'angolo di via Sulmona. Si trovava in auto con sua figlia quando, arrivato al semaforo, ha frenato in modo brusco perché arrivato in prossimità delle strisce pedonali.

Lì, infatti, stava attraversando un uomo forse sulla 50ina insieme a due bambini. Lo sconosciuto, ha spiegato il commercialista, si è avvicinato all'improvviso a lui urlando e sostenendo che avesse toccato con lo specchietto retrovisore sua figlia.

"O sparisci o ti ammazzo"

"Mentre lui continuava a insultarmi ho aperto lo sportello, sia come gesto conciliatore sia per mostrargli che seduta in auto c'era la mia bambina", ha dichiarato e fatto mettere a verbale il 36enne che poi ha continuato: "Gli ho chiesto scusa, ma lui mi ha afferrato per i polsi ferendomi con le unghie e mi ha colpito con un pugno forte sull'occhio". Dopodiché, il 50enne si è allontanato gridando: "O sparisci o ti ammazzo", ha detto il 36enne, "mia figlia intanto non smetteva di urlare, spaventatissima".

Poi il commercialista ha lasciato la sua bambina all'asilo nido, è andato al pronto soccorso oftalmico dell'ospedale Fatebenefratelli per farsi medicare e infine in Questura dove ha presentato denuncia contro ignoti: "Questa città ormai è il Bronx". Probabilmente con le telecamere di videosorveglianza si potrà dare un nome a quell'uomo che gli ha sferrato il pugno.

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