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Gemelle siamesi unite dalla testa: a Monza l’operazione di separazione per salvarle

L’operazione è effettuata in queste ore nell’ospedale San Gerardo di Monza da un team di neurochirurghi che si sono preparati per diversi mesi. Le gemelline siamesi, originarie del Senegal, hanno una parte del cervello in comune che dovrà essere separato per poter garantire loro una vita normale.
A cura di Carlo Coi
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Nella giornata di oggi, martedì 5 novembre, i medici dell'ospedale San Gerardo di Monza effettueranno una delicata operazione chirurgica che – nel caso in cui l'esito fosse positivo – potrebbe regalare a due gemelle siamesi un futuro migliore. Le sorelline hanno due anni di età, sono originarie del Senegal e hanno una parte del cervello in comune, condizione che non permette loro di stare in piedi. Dopo mesi di studio e preparazione, i medici sono pronti a effettuare l'intervento di separazione che è stato finanziato da un cittadino americano.

Il delicato intervento chirurgico dovrebbe durare più di 12 ore

Secondo quanto ricostruito dal quotidiano Il Giorno, il delicato intervento dovrebbe permettere ai medici dell'ospedale San Gerardo di Monza di poter effettuare la separazione delle piccole pazienti. L'iter da seguire dovrebbe durare 12 ore e coinvolgerà un team di specialisti che hanno seguito le piccole pazienti dal momento del loro arrivo in Italia, che è avvenuto – con un volo dell’Aeronautica militare italiana a Milano – circa 3 mesi e mezzo fa.

Sulla vicenda si è espresso, nei mesi precedenti, anche l'assessore regionale Guido Bertolaso: "È una situazione così complicata che ci tremano le vene dei polsi al solo pensiero".

L'ospedale San Gerardo di Monza rappresenta un'eccellenza nell'ambito della pediatria

È stato scelto l'ospedale San Gerardo perché questo rappresenta un'eccellenza, in ambito europeo e non solo, nell'ambito della pediatria. Negli anni, l'istituto si è affermato come centro di riferimento negli interventi utili a correggere le malformazioni cranio-facciali.

Nell'intervento di oggi saranno coinvolti anche specialisti del dipartimento di Fisica dell'università degli Studi di Milano, che con il loro progetto Printmed-3D, hanno realizzato nei mesi precedenti dei modelli anatomici veritieri degli organi che dovranno essere operati. Il loro supporto ha permesso ai neurochirurghi di potersi preparare al meglio.

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