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“Game over, il gioco è finito”: l’ultimo messaggio di Franco Anelli, il rettore della Cattolica morto suicida

Secondo quanto emerso finora, il suicidio del giurista non sarebbe legato alla sua vita universitaria ma unicamente a motivazioni “strettamente personali”. La sera del 23 maggio si trovava in casa con la compagna, in attesa di cenare insieme a lei.
A cura di Francesca Del Boca
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L'ultimo messaggio agli amici prima di gettarsi nel vuoto dal sesto piano. "Game over, il gioco è finito", si leggerebbe in quel testo scritto e inviato da Franco Anelli, 60 anni, avvocato e rettore dell'Università Cattolica di Milano che lo scorso 23 maggio è stato trovato senza vita nel cortile del suo palazzo in pieno centro città, zona Castello.

"Motivazioni strettamente personali"

Secondo gli inquirenti, che al momento indagano per istigazione al suicidio di modo da poter procedere con tutte le verifiche del caso (tra cui l'autopsia sul corpo e le analisi dei tabulati telefonici), si sarebbe trattato di un gesto volontario, scatenato da motivazioni strettamente personali. Il coinvolgimento di terze persone, del resto, era stato già escluso fin dai primissimi rilievi.

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La vita professionale di Franco Anelli in Cattolica

Ma non solo. Il suicidio del giurista, secondo quanto emerso finora, non sarebbe legato nemmeno alla sua vita professionale. Anelli, che guidava l'ateneo milanese dal 2013, era arrivato quasi alla naturale scadenza del suo terzo e ultimo mandato: pochi giorni fa l'università aveva infatti avviato l'iter per la nomina del suo successore, con i consigli di facoltà che hanno indicato la propria preferenza verso Elena Beccalli, preside della Facoltà di Scienze Bancarie, in lizza per diventare la prima donna della storia a guidare la Cattolica.

La sera del 23 maggio era in casa con la compagna

La sera del 23 maggio il rettore Anelli è tornato a casa con la sua convivente dopo una giornata in università, come ogni settimana. I due avrebbero fatto un aperitivo, in attesa di cenare insieme: mentre la compagna stava cucinando il giurista sarebbe salito al piano superiore del loro appartamento di via Luigi Illica, da dove si sarebbe fatto cadere dalla finestra. Ad accorgersi del corpo, ormai senza vita dopo il volo dal sesto piano, sono stati i vicini di casa.

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