Galli, Zangrillo, Malara e l’addetta alle pulizie del Niguarda: i primi vaccinati lombardi
Nomi e volti di scienziati e medici divenuti celebri nei mesi dell'emergenza Coronavirus. Ma anche infermieri, operatori socio-sanitari, addetti degli ospedali in prima linea da mesi. Tra i primi lombardi che riceveranno il vaccino anti Covid nel ‘vaccine day' del 27 dicembre ci sono Alberto Zangrillo, Massimo Galli e Annalisa Malara, l'anestesista che ha scoperto il paziente 1. Ma anche la signora Grazia Fresta, addetta alle pulizie dell'ospedale Niguarda, e Adele Gelfo, operatrice sanitaria della terapia intensiva dello stesso ospedale.
L'addetta delle pulizie e l'operatrice sanitaria di Niguarda: chi saranno le prime vaccinate
L'assessore al Welfare, Giulio Gallera, ha annunciato chi saranno i primi lombardi a ricevere una dose del vaccino Pfizer-Biontech, dopo l'approvazione da parte dell'Ema e dell'Aifa, le agenzie europea e italiana del farmaco. Tra questi i presidenti dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di tutte le province della Lombardia. I presidenti dell'Ordine delle Professioni Infermieristiche di tutte le province della Lombardia. Il presidente Nazionale degli Infermieri Barbara Mangiacavalli. Cooperative Medici di medicina generale. In rappresentanza delle Croci, i presidenti di ANPAS, Fabrizio Pregliasco, Misericordiae Croce Bianca Milano, Paola Erba, Croce Rossa, Emilio Ghiringhelli Volontario CRI Area Nord Milanese, il presidente di AREU, Alberto Zoli.
Scelti anche volti noti al pubblico tra scienziati e medici
Verranno vaccinate anche altre personalità del mondo scientifico che negli ultimi mesi sono diventate note al pubblico. Tra loro "il professor Rizzardini, il professor Pesenti, il professor Harari, il professor Clerici. Sempre tra i primi, a Varese abbiamo il professor Grossi, il dottor De Donno a Mantova, a Pavia il professor Raffaele Bruno e tornando a Milano il professor Carlo Signorelli", ha spiegato Gallera, "che coinvolgiamo non solo perché rappresentano simbolicamente le categorie ma perché sono entrati nelle case del lombardi" in questi mesi. L'assessore ha poi aggiunto che, dai primi rilievi, circa l'80 per cento dei lavoratori della sanità avrebbe aderito alla campagna, che è su base volontaria.