Gabrielli lascia l’incarico di delegato alla Sicurezza a Milano, Sala: “Anche il caso Ramy ha avuto un peso”
Sulla decisione di Franco Gabrielli, ex capo della Polizia di Milano, di lasciare l'incarico come delegato alla Sicurezza e Coesione sociale, avrebbe inciso anche il caso di Ramy Elgaml, il 19enne morto lo scorso 24 novembre dopo un inseguimento con i Carabinieri. A dirlo è il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che a margine di un evento a Palazzo Marino ha dichiarato: "E' inutile che ci nascondiamo dietro un dito, anche la faccenda di Ramy ha avuto il suo peso e Franco si è espresso come sempre da persona libera".
Intervistato dopo la morte del ragazzo di Corvetto, infatti, Gabrielli aveva messo in dubbio la correttezza dell'operato degli agenti che avevano rincorso il motorino con a bordo Ramy Elgaml e l'amico Fares Bouzidi: "È ovvio che quella non è la modalità corretta con cui si conduce un inseguimento perché c'è pur sempre una targa, un veicolo – aveva dichiarato – esiste un principio fondamentale ed è quello della proporzionalità delle azioni".
Una posizione rispetto alla quale oggi il sindaco ha rinnovato il suo supporto: "Io tra l'altro gli ho dato anche totalmente ragione – ha detto nel suo intervento a margine – e anche rispetto alle mie parole le critiche non sono mancate, però ripeto, nel mio caso sono totalmente da accettare, nel suo caso poteva andare più fastidio e fastidio gli ha dato".
Sala ha poi aggiunto di essere soddisfatto dell'operato di Gabrielli: "Ha fatto il suo lavoro, mi pare che sia abbastanza evidente che con lui e con quello che ha fatto in questo periodo sia cambiato molto anche nell'organizzazione del corpo della polizia locale, che non è solamente relativo al cambio dei vertici, ma molto di più. A livello organizzativo abbiamo accompagnato questa crescita degli organici, ci sono più vigili per strada, ce ne sono più di notte, siamo ritornati sulle logiche antiche ma necessarie del vigile di quartiere".
Il Sindaco ha invece respinto l'ipotesi che l'allontanamento di Gabrielli sia dovuto a un fallimento delle politiche di sicurezza fin qui messe in atto: "É chiaro che le strumentalizzazioni della politica sono all'ordine del giorno ma è innegabile che da quando è arrivato lui noi abbiamo accelerato. Polemiche o non polemiche, se non avessimo completato il percorso sarebbe qui ancora oggi, quindi oggi va via con tranquillità e con il mio totale accordo perché il percorso é completato".