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Furti al cimitero nel Bergamasco, il parroco scrive un avviso: “Attenti agli estranei non italiani”

Il parroco di Ranica (Bergamo) ha messo in guardia i fedeli che intendono far visita al cimitero di possibili scippi. L’avviso, però, ha sollevato polemiche in quanto specifica: “Attenti agli estranei non italiani”.
A cura di Enrico Spaccini
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La foto dell'opuscolo contestato (Facebook)
La foto dell'opuscolo contestato (Facebook)

A Ranica, in provincia di Bergamo, sull'opuscolo informativo distribuito ai fedeli, tra il calendario delle messe e iniziative varie, don Francesco Sonzogni ha inserito un avviso: "Attenzione agli estranei, anche al cimitero". Il parroco bergamasco ha voluto così mettere in guardia soprattutto le persone più anziane che intendono far visita ai propri cari defunti di possibili scippi che potrebbero verificarsi nei pressi del campo santo invitandoli a "declinare ogni tipo di approccio da parte di estranei non italiani". Tuttavia, se da un lato i fedeli hanno accolto in modo favorevole l'invito alla prudenza rivolto dal parroco, dall'altro in molti hanno sollevato dubbi circa le parole usate dallo stesso sacerdote.

Gli scippi al cimitero

Nei giorni scorsi alcuni parrocchiani avrebbero raccontato a don Sonzogni un paio di episodi in cui due persone anziane sarebbero state derubate all'interno del cimitero di Ranica. La dinamica dello scippo sarebbe più o meno sempre la stessa: con "la scusa di una carezza o di una stretta di mano", spiega il parroco, i fedeli vengono "avvicinati da persone che gli mettono ‘letteralmente le mani addosso'".

Così facendo, continua don Sonzogni sull'opuscolo Foglio Amico, questi riuscirebbero a sfilare "anelli, collanine e valori vari" senza che la vittima se ne accorga. Poiché questo si sarebbe già verificato, la raccomandazione a maggior prudenza è per certi versi necessaria.

"Declinare ogni tipo di approccio da parte di estranei non italiani"

In casi come questi, però, le parole che vengono usate possono contribuire a generare un clima di diffidenza, paura, e perfino di odio, piuttosto che generare consapevolezza nei cittadini. Infatti, se è giusto consigliare di "declinare ogni tipo di approccio da parte di estranei", come suggerisce don Sonzogni, meno appropriato appare specificare "estranei non italiani".

Il sacerdote ha anticipato questa affermazione chiedendo di non accusarlo "di razzismo", spiegando che secondo lui "non italiani può significare tutto" e che avrebbe "preferito non girarci troppo attorno e fornire indicazioni dirette". Il rischio, però, è quello di creare ulteriore divisione e di arrivare a casi estremi come quello di Ventimiglia, dove è stato istituito un gruppo di "vigilantes" che impedisce ai migranti accampati in quell'area di usare persino i bagni del cimitero comunale.

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