Fuochi d’artificio davanti al carcere di San Vittore: la festa per il rapper Baby Gang tornato libero
Fuochi d'artificio accesi fuori dal carcere di San Vittore, a Milano. Questa la scena pubblicata in alcune story su Instagram dal rapper Baby Gang, al secolo Zaccaria Mouhib, che proprio da quel penitenziario è uscito lo scorso 10 febbraio dopo avervi trascorso quasi un mese. Baby Gang era stato arrestato lo scorso 20 gennaio assieme ad altri due rapper, tra i quali Neima Ezza, con l'accusa di aver preso parte a una serie di rapine.
L'avvocato del rapper aveva fin da subito contestato le accuse
Fin da subito il suo avvocato Niccolò Vecchioni aveva contestato le accuse, sostenendo sulla base dei tabulati telefonici che il suo assistito si trovasse altrove al momento delle rapine e criticando le modalità con le quali la polizia aveva condotto l'identificazione dei presunti responsabili. In particolare, secondo il legale il giudice per le indagini preliminari non aveva tenuto conto della possibilità di un errore nel riconoscimento da parte delle vittime, errore che ci sarebbe sicuramente stato per quanto riguarda un altro giovane indicato come colpevole e poi risultato totalmente estraneo ai fatti. In ultimo, l'avvocato Vecchioni aveva fatto riferimento all'aspetto economico della rapina, evidenziando come fosse incompatibile un colpo da poche centinaia di euro a fronte dei ricchi contratti firmati da poco da Baby Gang con delle case discografiche.
Baby Gang è tornato libero lo scorso 10 febbraio
Baby Gang era stato l'unico dei tre arrestati a finire in carcere, anche per via dei suoi precedenti: ha accumulato Daspo da diverse città e il prossimo 10 marzo il Tribunale si esprimerà sulla richiesta di sorveglianza speciale per due anni avanzata dalla Questura di Sondrio. Lo scorso giovedì però il giovane rapper è tornato libero dopo che il Tribunale del Riesame ha accolto la richiesta di scarcerazione presentata dal suo legale. Una libertà ritrovata che il giovane ha voluto festeggiare anche pubblicando l'esplosione dei fuochi d'artificio, alla quale non si capisce se abbia partecipato personalmente.